• 26 Novembre 2024 12:29

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Djokovic vuole rompere la tradizione degli orari a Wimbledon, “le partite comincino prima”                                                                                       

Lug 11, 2023

AGI – Novak Djokovic ha sollecitato gli organizzatori di Wimbledon a rompere con la tradizione e ad anticipare gli orari di inizio delle partite in modo da evitare le gare-spezzatino che lo hanno costretto a scendere in campo per tre giorni di fila. 

Il campione serbo, reduce dal successo contro Hubert Hurcacz su due giorni e in attesa di affrontare Andrey Rublev per i quarti, ritiene che sia troppo tardi iniziare a giocare alle 14 ora italiana (campo 1) e alle 14,30 (centrale) quando poi alla mezzanotte scatta il coprifuoco che impone di sospendere le partite. “Penso che di dovrebbe cominciare almeno a mezzogiorno (le 13 ora italiana, ndr) ha affermato Nole, “questo farebbe la differenza”. 

Djokovic ha raccontato la sua frustrazione nel dover attendere sette ore per l’inizio della sfida contro Hurcacz, domenica scorsa, a causa del protrarsi delle sfide precedenti. La partita è stata poi interrotta dopo i primi due set vinti dal serbo. L’indomani è stato costretto a scendere in campo invece inaspettatamente presto perché Beatriz Haddad Maia si era ritirata dopo appena 21 minuti di gioco contro Elena Rybakina nel match precedente.

“Ci sono diversi modi in cui sono certo che affronteranno questo tema per cercare di evitare problemi simili in futuro”, si è detto certo l’ex numero uno del mondo. L’ad dell’All England Lawn Tennis Club, Sally Bolton, ha però avvertito che non vi è alcuna certezza che sarà preso in considerazione un anticipo degli orari di inizio delle partite per il prossimo anno.

L’inizio del programma sul Centrale alle 13,30 (le 14,30 italiane), una tradizione consolidata e come tale sacra per Wimbledon, ha creato problemi in particolare domenica quando
la partita tra Rublev e Bublik è andata al quinto set e la sfida Swiatek-Bencic ha sfiorato le tre ore di durata.

AGI – Novak Djokovic ha sollecitato gli organizzatori di Wimbledon a rompere con la tradizione e ad anticipare gli orari di inizio delle partite in modo da evitare le gare-spezzatino che lo hanno costretto a scendere in campo per tre giorni di fila. 
Il campione serbo, reduce dal successo contro Hubert Hurcacz su due giorni e in attesa di affrontare Andrey Rublev per i quarti, ritiene che sia troppo tardi iniziare a giocare alle 14 ora italiana (campo 1) e alle 14,30 (centrale) quando poi alla mezzanotte scatta il coprifuoco che impone di sospendere le partite. “Penso che di dovrebbe cominciare almeno a mezzogiorno (le 13 ora italiana, ndr) ha affermato Nole, “questo farebbe la differenza”. 
Djokovic ha raccontato la sua frustrazione nel dover attendere sette ore per l’inizio della sfida contro Hurcacz, domenica scorsa, a causa del protrarsi delle sfide precedenti. La partita è stata poi interrotta dopo i primi due set vinti dal serbo. L’indomani è stato costretto a scendere in campo invece inaspettatamente presto perché Beatriz Haddad Maia si era ritirata dopo appena 21 minuti di gioco contro Elena Rybakina nel match precedente.
“Ci sono diversi modi in cui sono certo che affronteranno questo tema per cercare di evitare problemi simili in futuro”, si è detto certo l’ex numero uno del mondo. L’ad dell’All England Lawn Tennis Club, Sally Bolton, ha però avvertito che non vi è alcuna certezza che sarà preso in considerazione un anticipo degli orari di inizio delle partite per il prossimo anno.
L’inizio del programma sul Centrale alle 13,30 (le 14,30 italiane), una tradizione consolidata e come tale sacra per Wimbledon, ha creato problemi in particolare domenica quando la partita tra Rublev e Bublik è andata al quinto set e la sfida Swiatek-Bencic ha sfiorato le tre ore di durata.

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