AGI – Novak Djokovic aggiunge un altro tassello alla sua leggendaria carriera. Con il quarto Us Open conquistato sul cemento veloce dello stadio Arthur Ashe di New York il tennista serbo, numero uno della classifica Atp, si porta a 24 titoli dello Slam in bacheca su 36 finali disputate. Mai nessuno ha fatto meglio.
Il nuovo successo non chiuderà certo la disputa su chi sia il migliore tra i Big Three – il club esclusivo composto con i rivali storici Rafa Nadal e Roger Federer – ma di certo distanzia il tennista di Belgrado nello speciale palmares dal collega maiorchino fermo a 22 Slam (quest’anno è stato ai box per infortunio, il prossimo sarà l’ultimo) e dalla leggenda Svizzera, che si è ritirata lo scorso anno con 20 titoli al suo attivo.
Chi non sembra avere intenzione di ritirarsi, nonostante sia prossimo ai 37 anni, è proprio Djokovic, che ancora non è sazio dopo aver conquistato 96 titoli Atp in 20 anni di carriera. A dispetto della nuova leva di giovani tennisti che ormai è protagonista del circuito, a partire da Carlos Alcaraz, che a New York si è fermato in semifinale senza riuscire a difendere il titolo ottenuto lo scorso anno.
Lo spagnolo quest’anno è stato l’unico tennista capace di sconfiggere il tennista serbo in una finale dello Slam, a Wimbledon, mentre leader della classiica Atp ha trionfato a Melbourne, Parigi e New York. Djokovic ha sconfitto per 3 set a 0 in finale Danil Medvedev.
È stata una partita combattuta, 6-3 7-6 6-3 i parziali, durata oltre 3 ore, un match fisico, giocato sulle prime di servizio e gli scambi prolungati da fondo campo tra due specialisti della difesa. Medvedev ha ottenuto percentuali migliori negli scambi di lunga durata, ma non è bastato, poche le discese a rete.
Nel primo set Djokovic ha sbagliato pochissimo, mentre Medvedev – numero 3 del seeds e specialista del cemento – non è riuscito a trovare sempre la sua efficace prima di servizio. Nel secondo set il tennista moscovita è cresciuto di livello.
Decisivo nell’indirizzare il match il tie break del secondo set quando Medvedev è stato ad un passo dal portarsi sul punteggio di 1 set pari, uno scenario che avrebbe potuto mutare il corso della partita. Ma Djokovic ha resistito ad un breve calo fisico e nel terzo set ha dominato l’avversario concedendogli poco o nulla.
Per Djokovic si tratta di una rivincita, l’ultimo Us Open l’aveva ottenuto nel 2018. Nel 2019 lo aveva fermato un infortunio, nel 2020 era stato squalificato per aver colpito un giudice di linea con una pallina, mentre nel 2021 proprio Medvedev gli aveva impedito di vincere tutti e 4 tornei del Grande Slam in un solo anno, sconfiggendolo in finale.
L’anno scorso invece lo stop tra le polemiche per via della mancata vaccinazione Covid. Il tennista serbo solo quest’anno è tornato a disputare tornei negli Stati Uniti dopo l’esclusione del 2022 per non essersi sottoposto alla vaccinazione contro il Covid. “Vorrei inviare un messaggio a tutti i giovani là fuori. Quando ho iniziato ero un bambino di sette anni e sognavo di poter vincere Wimbledon e diventare un giorno il numero uno del mondo, mai avrei pensato di vincere 24 Slam”, ha detto il tennista di Belgrado.
Al termine della partita Djokovic ha voluto omaggiare il cestista statunitense dei Los Angeles Lakers Kobe Bryant, morto nel 2020 in seguito allo schianto dell’elicottero su cui viaggiava assieme alla figlia.
Nole ha indossato una t-shirt con una foto che lo vede in posa assieme al cestista, di cui era amico, accompagnata dalla scritta Mamba Forever ed il numero 24, come quello degli Slam che ha vinto.
AGI – Novak Djokovic aggiunge un altro tassello alla sua leggendaria carriera. Con il quarto Us Open conquistato sul cemento veloce dello stadio Arthur Ashe di New York il tennista serbo, numero uno della classifica Atp, si porta a 24 titoli dello Slam in bacheca su 36 finali disputate. Mai nessuno ha fatto meglio.
Il nuovo successo non chiuderà certo la disputa su chi sia il migliore tra i Big Three – il club esclusivo composto con i rivali storici Rafa Nadal e Roger Federer – ma di certo distanzia il tennista di Belgrado nello speciale palmares dal collega maiorchino fermo a 22 Slam (quest’anno è stato ai box per infortunio, il prossimo sarà l’ultimo) e dalla leggenda Svizzera, che si è ritirata lo scorso anno con 20 titoli al suo attivo.
Chi non sembra avere intenzione di ritirarsi, nonostante sia prossimo ai 37 anni, è proprio Djokovic, che ancora non è sazio dopo aver conquistato 96 titoli Atp in 20 anni di carriera. A dispetto della nuova leva di giovani tennisti che ormai è protagonista del circuito, a partire da Carlos Alcaraz, che a New York si è fermato in semifinale senza riuscire a difendere il titolo ottenuto lo scorso anno.
Lo spagnolo quest’anno è stato l’unico tennista capace di sconfiggere il tennista serbo in una finale dello Slam, a Wimbledon, mentre leader della classiica Atp ha trionfato a Melbourne, Parigi e New York. Djokovic ha sconfitto per 3 set a 0 in finale Danil Medvedev.
È stata una partita combattuta, 6-3 7-6 6-3 i parziali, durata oltre 3 ore, un match fisico, giocato sulle prime di servizio e gli scambi prolungati da fondo campo tra due specialisti della difesa. Medvedev ha ottenuto percentuali migliori negli scambi di lunga durata, ma non è bastato, poche le discese a rete.
Nel primo set Djokovic ha sbagliato pochissimo, mentre Medvedev – numero 3 del seeds e specialista del cemento – non è riuscito a trovare sempre la sua efficace prima di servizio. Nel secondo set il tennista moscovita è cresciuto di livello.
Decisivo nell’indirizzare il match il tie break del secondo set quando Medvedev è stato ad un passo dal portarsi sul punteggio di 1 set pari, uno scenario che avrebbe potuto mutare il corso della partita. Ma Djokovic ha resistito ad un breve calo fisico e nel terzo set ha dominato l’avversario concedendogli poco o nulla.
Per Djokovic si tratta di una rivincita, l’ultimo Us Open l’aveva ottenuto nel 2018. Nel 2019 lo aveva fermato un infortunio, nel 2020 era stato squalificato per aver colpito un giudice di linea con una pallina, mentre nel 2021 proprio Medvedev gli aveva impedito di vincere tutti e 4 tornei del Grande Slam in un solo anno, sconfiggendolo in finale.
L’anno scorso invece lo stop tra le polemiche per via della mancata vaccinazione Covid. Il tennista serbo solo quest’anno è tornato a disputare tornei negli Stati Uniti dopo l’esclusione del 2022 per non essersi sottoposto alla vaccinazione contro il Covid. “Vorrei inviare un messaggio a tutti i giovani là fuori. Quando ho iniziato ero un bambino di sette anni e sognavo di poter vincere Wimbledon e diventare un giorno il numero uno del mondo, mai avrei pensato di vincere 24 Slam”, ha detto il tennista di Belgrado.
Al termine della partita Djokovic ha voluto omaggiare il cestista statunitense dei Los Angeles Lakers Kobe Bryant, morto nel 2020 in seguito allo schianto dell’elicottero su cui viaggiava assieme alla figlia.
Nole ha indossato una t-shirt con una foto che lo vede in posa assieme al cestista, di cui era amico, accompagnata dalla scritta Mamba Forever ed il numero 24, come quello degli Slam che ha vinto.