AGI – Distrutta dalle fiamme. Circa due settimane in mostra in piazza Municipio, dove era stata realizzata, e poi il rogo. La ‘Venere degli stracci’ di Michelangelo Pistoletto a Napoli è andata a fuoco alle 5.30 di questa mattina, per cause ancora da accertare.
L’opera d’arte che decorava la parte della piazza antistante il molo Beverello, inaugurata da poco dallo stesso scultore, è completamente distrutta. Sul posto i vigili del fuoco e la polizia per i primi rilievi. Ancora troppo presto per capire se si tratti di una azione dolosa o di un incidente.
“Ho sentito Pistoletto, era molto amareggiato e ferito, però anche con grande speranza. La sua opera di tutti questi anni è un’opera che parte proprio dal principio della rigenerazione”, ha commentato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, parlando con i giornalisti in piazza Municipio. “Mi ha detto che, alla fine, anche questo atto violento dev’essere interpretato da noi come un momento di rigenerazione – aggiunge – così faremo, la struttura è rimasta integra, quindi rifaremo l’installazione”.
Manfredi sottolinea che questi gesti colpiscono molto, ma non bisogna meravigliarsi. “Se guardiamo la storia della nostra umanità – ragiona – c’eèsempre stato uno scontro continuo tra la bellezza, il progresso e la violenza e la regressione. Fa parte della storia dell’uomo, pero’ alla fine ha sempre prevalso il progresso, la bellezza e la civiltà, che pero’ è portata dalle persone. Napoli è la bellezza e reagirà a questo atto di barbarie. Lo farà senza mollare, senza aver timore di nulla”.
L’opera
La ‘Venere degli stracci’ era stata presentata 14 giorni fa, il 28 giugno scorso, come prima installazione della rassegna ‘Napoli Contemporanea 2023’, nata con lo scopo di dare spazio all’arte contemporanea nelle strade e nelle piazze della città. Gli stracci che hanno preso fuoco intorno alle 5,30 della notte simboleggiavano gli scarti o i rifiuti, che la Venere ha il potere di rigenerare.
L’opera è stata per due settimane al centro della ‘nuova’ piazza Municipio, riaperta di recente dopo lunghi lavori, in posizione centrale tra il palazzo del Comune, la Fontana del Tritone, il Maschio Angioino e l’area del porto.
“La Venere che viene dalla storia della bellezza rigenera questi stracci, che di colpo diventano opera d’arte e ritornano a vivere“, raccontava Pistoletto nel corso della cerimonia di inaugurazione, che si è svolta a fine giugno nella sala Giunta del Comune, con il sindaco Gaetano Manfredi.
L’artista, pittore e scultore piemontese aveva ricordato anche il suo rapporto con Napoli e il fatto che la stessa Venere, in scala ridotta, fosse già stata esposta nel capoluogo campano in altre occasioni.