• 26 Dicembre 2024 23:55

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Distrazioni al volante e conducenti ubriachi: dati allarmanti dei giovani italiani

Dic 26, 2024

Mettersi al volante vuol dire sempre accettare una serie di rischi che non dipendono per forza di cose dalla propria persona. Ogni giorni milioni di auto girano per le strade italiane e basta una minima distrazione di un guidatore per dare vita a qualcosa di molto spiacevole. Proprio per questo è bene che ognuno faccia la propria parte in tal senso e cerchi di evitare di andare a creare situazioni di guida non proprio ottimali.

Ben 2.124 ragazze e ragazzi tra 16 e i 24 anni, hanno preso parte all’Osservatorio “Non chiudere gli occhi” realizzato da Skuola.net in collaborazione con Autostrade per l’Italia nell’omonimo progetto volto a sensibilizzare studenti e scuole nei confronti dell’educazione stradale. Il dato che è emerso però da tale studio non è di certo confortante per il futuro.

I dati preoccupanti dei giovani

Tra gli under 25 è emerso che ben 1 su 5 ammette di guidare un mezzo a due o quattro ruote in maniera distratta. Certi comportamenti però sembrano derivare più dalla sottovalutazione del rischio che da altro. Infatti, 4 volte su 5 si opta per accettare un passaggio da una persona ubriaca, assonnata o altro. Nel 59% dei casi si ignora la paura o nel 19% semplicemente si fa finta di nulla.

Solo il 22% dei ragazzi che si sono trovati in situazioni del genere si è poi attivato per far desistere il conducente dal guidare. Questa cosa è capitata a ben il 31% degli intervistati. Oggi i principali sistemi operativi mobile offrono comode soluzioni come Android Car o Apple CarPlay, che permettono al guidatore di utilizzare alcune funzioni del telefono (come il navigatore) alla guida senza distrarsi. Ebbene 1 su 5 degli intervistati ha ammesso invece di usare lo smartphone senza vivavoce o interfaccia guidatore. Solo il 49% ha affermato di non usare mai il telefono in maniera scorretta e di non aver mai realizzato con esso contenuti social alla guida (50%). Il 18% inoltre ha ammesso di mettersi alla guida in stato alterato a causa di alcol o sostanze, il 66% invece si mette al volante anche quando sono stanchi e assonnati, infine il 39% ammette di superare i limiti di velocità, cosa che oggi, con il nuovo Codice della Strada, costerà parecchio a questi ragazzi.

Dati in peggioramento e una piccola speranza

Tutte queste risposte “negative” non fanno altro che dare conferma al dato sugli incidenti che porta il 19% dei guidatori intervistati ad affermare di aver provocato almeno un incidente a causa della propria negligenza alla guida. Inoltre il 35% afferma di esserci andato molto vicino a provocarlo. Questa situazione è in peggioramento visto che solo un anno fa, nello stesso studio, si era registrato che “solo” il 12% degli intervistati aveva affermato di aver provocato un incidente.

I dati però sono in peggioramento anche sotto altri punti di vista. Un anno fa, infatti, il 28% degli intervistati aveva dichiarato di superare i limiti di velocità, quindi l’11% in meno rispetto a quest’anno. Inoltre, solo il 64% oggi afferma di seguire le norme di sicurezza prescritte dal Codice della Strada, come guidare con il casco o le cinture allacciate. Un anno fa, sul medesimo tema, avevano risposto affermativamente l’81% degli intervistati.

Il problema principale di questi ragazzi però sembra convergere in una sola direzione: la mancanza di educazione stradale. Solo il 18% dei ragazzi intervistati, infatti, afferma di aver ricevuto un’istruzione in tal senso, il 33% dice che gli è capitato una sola volta, mentre il 49% ammette di non aver mai toccato l’argomento nel proprio percorso di studi. Fortunatamente, in tal senso, si può registrare un segno positivo nei dati rispetto all’anno precedente. Nel 2023, infatti, solo il 14% aveva trattato di educazione stradale a scuola abitualmente. Questa crescita è figlia anche del “Progetto sicurezza stradale a scuola – Non chiudere gli occhi”, che ha visto ben 220 istituti coinvolti, 19mila studenti in 860 classi. Autostrade per l’Italia offre agli insegnanti una proposta didattica per istruire al meglio le nuove generazioni sui comportamenti da tenere quando si decide di mettersi alla guida di un qualunque mezzo. La speranza, naturalmente, è di vedere nei prossimi anni, determinati dati in miglioramento.

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