• 22 Settembre 2024 3:37

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Distensione sul commercio, ora il faro dei mercati si sposta sull’Opec

Dic 2, 2018

Rep

MILANO – Il fronte interno all’Italia è monopolizzato dalla Manovra di bilancio, all’estero – incassato qualche passo avanti nel disgelo commerciale tra Usa e Stati Uniti dal G20 argentino – si guarda alla riunione dell’Opec che dovrà decidere se tagliare o meno la produzione di petrolio.

Il calo del greggio e le pressioni di Trump

Il vertice Opec di Vienna del prossimo giovedì arriva nel mezzo di una caduta libera dei corsi del greggio. Novembre si è chiuso come peggiore mese degli ultimi dieci anni e per questo i paesi produttori con in testa Russia e Arabia saudita starebbero valutando un taglio nell’ordine di 1-1,4 milioni di barili al giorno: diminuire l’offerta di materia prima sul mercato è il primo modo per aumentarne il prezzo. Il Brent venerdì ha concluso le contrattazioni in calo di 80 centesimi sotto la soglia fatidica dei 60 dollari al barile mentre il Wti ha ceduto 52 centesimi poco sopra quota 50 dollari. Entrambi gli indici, il mese scorso, hanno perso oltre il 22% e per ritrovare un calo così forte bisogna tornare al 2008, anno della grande crisi finanziaria.

Distensione sul commercio, ora il faro dei mercati si sposta sull'Opec

Se dovessero arrivare i tagli, sarebbe una rapida marcia indietro dopo che all’ultimo vertice il Cartello aveva deciso di aumentare il greggio sul mercato di un milione di barili al giorno, per far scendere le quotazioni che veleggiavano verso gli 80 dollari e visto che tra gli analisti si parlava di possibile quota 100 in un futuro non troppo remoto. Soltanto pochi mesi fa, inoltre, le rinnovate sanzioni Usa all’Iran facevano prevedere che sarebbe mancato un attore importante sul mercato del greggio, limitando l’offerta. In realtà è accaduto il contrario, perché gli altri Paesi hanno pompato molto petrolio sul mercato: a novembre, l’Arabia Saudita ha registrato il record storico di produzione a 11,2 milioni di barili al giorno. A tutto ciò si è aggiunta la decisione da parte degli Stati Uniti di esentare otto paesi, tra cui l’Italia, dalle sanzioni a Teheran. L’effetto combinato di questi due fattori ha provocato il crollo delle quotazioni con le scorte statunitensi aumentate per la decima settimana consecutiva, la prima volta dal 2015.

Il vento è dunque cambiato, complici le paure di rallentamento economico: ora, se non dovesse arrivare un taglio, è possibile che arrivino ulteriori ripercussioni sui prezzi. Arabia Saudita e Russia, rispettivamente leader dell’Opec e dei produttori esterni ma ‘amicì del Cartello, stanno ancora valutando il da farsi. Il tutto mentre il presidente Usa, Donald Trump, sta facendo forti pressioni per mantenere i livelli invariati e agevolare così gli automobilisti americani. Giovedì scorso il ministro dell’Energia russo Alexander Novak ha detto che “la fascia di prezzo corrente va bene sia per i produttori che per i consumatori” aggiungendo tuttavia che le compagnie russe “sono pronte a cambiare i volumi di produzione”.

La Manovra tra Roma e Bruxelles

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Venendo alla questione della legge di Bilancio, Lunedì l’Eurogruppo e martedì l’Ecofin discuteranno la possibile apertura di una procedura di infrazione contro l’Italia per violazione della regola sul debito. Nelle stesse ore il ddl Bilancio dovrebbe essere licenziato dalla commissione Bilancio della Camera per approdare in Aula a Montecitorio mercoledì. Il testo era inizialmente atteso già lunedì e poi per martedì, ma il ritardo nella predisposizione degli emendamenti del governo ha provocato uno slittamento. Tutto fa pensare che sul provvedimento sarà posta la questione di fiducia per accelerarne la trasmissione al Senato, dove per altro dovrebbero arrivare i cambiamenti importanti alle pensioni.

Molto densa anche l’agenda internazionale. Mercoledì il presidente della Fed, Jerome Powell, sarà ascoltato dal Congresso di Washington. Sarà l’occasione per chiarire se il recente cambiamento della ‘norma di linguaggio’, che lo ha portato a definire “neutro” il livello dei tassi d’interesse a stelle e strisce, rappresenti anche un mutamento a livello di politica monetaria, con un rallentamento della stretta in atto.

MARTEDI’ 4 DICEMBRE

Ecofin a Bruxelles.

Conti pubblici: presentazione del Rapporto 2018 dell’European fiscal board, con il presidente dell’Upb, Giuseppe Pisauro.

Tlc: convegno 5G Italy. Presente, tra gli altri, il presidente di Open Fiber, Franco Bassanini.

Rinnovabili: presentazione del Libro bianco Confindustria.

Comitato Leonardo: Forum su sport e imprese con la presidente Luisa Todini, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e quello di Confindustria, Vincenzo Boccia.

MERCOLEDI’ 5 DICEMBRE

Istat: audizione del candidato presidente Gian Carlo Blangiardo presso le commissioni Affari costituzionali congiunte di Camera e Senato.

Tlc: convegno 5G Italy. Presente, tra gli altri, il ministro della Pa, Giulia Bongiorno.

Ue: presentazione del libro ‘Gli Arrabbiatì di Roberto Sommella. Prevista la partecipazione del ministro delle Politiche comunitarie, Paolo Savona.

nps: Rendiconto sociale 2017.

Ambrosetti: si conclude il Boao Forum for Asia. Prevista, tra gli altri, la partecipazione del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, e dell’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi.

Cdp: presentazione del piano industriale.

Bce: intervento del presidente Mario Draghi a un convegno in onore di Daniele Nouy a Francoforte.

Fed: audizione del presidente Jerome Powell al Congresso Usa.

GIOVEDI’ 6 DICEMBRE

Istat: condizioni di vita, reddito e carico fiscale delle famiglie nel 2017.

Cnel: Rapporto sul mercato del lavoro e la contrattazione collettiva.

Tlc: convegno 5G Italy. Prevista, tra le altre, la partecipazione del ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, e del sindaco di Genova, Marco Bucci.

Energia: presentazione del World energy outlook 2018, con il direttore esecutivo dell’Iea, Fatih Birol, e l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace.

Opec: meeting a Vienna.

VENERDI’ 7 DICEMBRE

Censis: Rapporto sulla situazione sociale del Paese.

Piaggio Aerospace: tavolo al Mise.

Istat: commercio al dettaglio a ottobre e Nota mensile sull’andamento dell’economia.

Sud: annunciata la partecipazione del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, a un convegno organizzato da ‘Il Mattinò a Napoli.

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