• 21 Febbraio 2025 9:51

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Distanza di sicurezza non rispettata, multa da capogiro: oltre 100mila euro

Feb 19, 2025

Le multe basate sul reddito rappresentano un approccio innovativo e controverso nel sistema sanzionatorio stradale, con l’obiettivo di rendere le multe più eque e proporzionate alla capacità economica del trasgressore. Questo modello, adottato in alcuni paesi come la Svizzera e la Finlandia, si discosta significativamente dal sistema italiano, in cui le multe sono fisse e uguali per tutti, indipendentemente dal reddito. L’idea alla base è che una multa di importo fisso possa rappresentare un sacrificio significativo per chi ha un basso reddito, mentre per chi guadagna cifre elevate potrebbe essere semplicemente come un piccolo fastidio. Il modello svizzero è quello applicato per un tamponamento costato 100.000 euro.

Multe in base al reddito

Il meccanismo di calcolo delle multe basate sul reddito varia a seconda del Paese e delle specifiche normative locali. In generale, l’importo della sanzione è determinato in proporzione al reddito annuale del trasgressore. In un caso specifico, un conducente è stato multato per un totale di 98.500 franchi svizzeri (circa 105.000 euro) per non aver rispettato la distanza di sicurezza in autostrada. La multa è stata calcolata sulla base di 50 redditi giornalieri, pari a 1.970 franchi, tenendo conto del fatto che il suo reddito annuale era di 1,6 milioni di franchi (1,7 milioni di euro).

Anche in Finlandia è stato segnalato un caso simile, in cui un automobilista è stato sanzionato con 121.000 euro per aver superato il limite di velocità di 32 km/h. In entrambi i casi, l’importo elevato delle multe era giustificato dalla elevata capacità economica dei trasgressori.

Pro e Contro delle multe basate sul reddito

L’idea di multe basate sul reddito suscita un ampio dibattito, con sostenitori e oppositori che argomentano le proprie posizioni.

Pro:

equità: le multe basate sul reddito sono considerate più eque perché tengono conto della capacità economica del trasgressore. Questo significa che la sanzione ha un impatto simile su persone con redditi diversi;
efficacia: multe più salate per chi ha un reddito elevato potrebbero essere più efficaci nel dissuadere comportamenti rischiosi o illegali. Una multa di importo fisso potrebbe non essere sufficiente a scoraggiare chi ha un reddito elevato dal commettere infrazioni;
giustizia sociale: questo sistema può essere visto come una forma di giustizia sociale, in quanto contribuisce a ridurre le disuguaglianze economiche.

Contro:

complessità amministrativa: calcolare le multe in base al reddito richiede una maggiore complessità amministrativa, in quanto è necessario accedere alle informazioni finanziarie del trasgressore;
privacy: l’accesso alle informazioni sul reddito solleva problemi di privacy e protezione dei dati personali;
discriminazione: alcuni sostengono che questo sistema potrebbe essere percepito come discriminatorio nei confronti di chi ha un reddito elevato;
difficoltà di applicazione: l’applicazione di questo sistema potrebbe essere difficile in paesi con elevata evasione fiscale o dove è difficile accertare il reddito reale di una persona.

Un confronto con il sistema italiano

In Italia, il sistema sanzionatorio stradale prevede multe di importo fisso, stipulate dal Codice della Strada. L’importo della multa varia a seconda della gravità dell’infrazione, ma non tiene conto del reddito del trasgressore. Questo significa che una multa per eccesso di velocità ha lo stesso costo per un disoccupato e per un manager con un reddito elevato.

L’introduzione di un sistema di multe basate sul reddito in Italia solleverebbe numerose questioni, tra cui:

modifiche legislative: sarebbe necessario modificare il Codice della Strada e altre leggi per introdurre il concetto di multe proporzionate al reddito;
tutela della privacy: sarebbe necessario garantire la protezione dei dati personali e la riservatezza delle informazioni finanziarie dei cittadini;
contrasto all’evasione fiscale: sarebbe necessario contrastare l’evasione fiscale per garantire che le multe siano calcolate in modo equo e preciso.

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