AGI – La procura di Ancona ha dato il nulla osta per la restituzione della salma di Andreea Rabciuc alla famiglia. Lo si apprende da fonti investigative, dopo il risultato dell’esame del dna sui resti scheletrici rinvenuti il 20 gennaio scorso in un casolare di Castelplanio, che hanno confermato essere della giovane donna scomparsa il 12 marzo 2022 lungo la Montecarottese, dopo un litigio con il fidanzato.
Nei prossimi giorni, presso la sede del Ris di Roma, verranno effettuati nuovi accertamenti tecnici irripetibili sulla scritta (“se lui non mi avesse preso il cellulare avrei chiamato mamma”), trovata su una trave di legno che i carabinieri del Sis hanno trovato accanto ai resti e repertata insieme a un foulard, un pennarello e uno zaino. Per la morte di Andreea, l’unico indagato è il fidanzato di allora, Simone Gresti, per il quale sono stati ipotizzati i reati di sequestro di persona, omicidio volontario, istigazione al suicidio e spaccio di stupefacenti.