• 20 Aprile 2024 4:00

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Diesel nel mirino del fisco, arriva la stangata

Ott 21, 2021

Parliamo ormai da giorni dell’aumento dei prezzi del carburante alla pompa, sia la benzina che il gasolio hanno raggiunto livelli molto alti, preoccupanti chiaramente per le tasche degli italiani. Purtroppo anche il metano e il GPL stanno soffrendo dello stesso problema, perdendo il vantaggio di prezzo di cui godevano.

Ma non è tutto, il diesel entra nuovamente nel mirino, e questa volta si parla di penalizzazione fiscale del gasolio. Cosa significa? Secondo il governo, al momento questo carburate beneficia di alcune facilitazioni che però non avrebbero ragion d’esistere, soprattutto in un’epoca in cui si cerca in ogni modo di favorire la transizione verso una mobilità più pulita e sostenibile (promossa da tutte le Case automobilistiche), che dipenda sempre meno dall’anergia fossile.

Il Ministro Roberto Cingolani, insieme al governo, spinge per attuare un progetto di cui in effetti si parla a tempo. Un piano attraverso il quale si dovrebbero andare ad abolire tutte le agevolazioni che possiamo considerare come dei “sussidi dannosi per l’ambiente”, che favoriscono l’uso di prodotti energetici che oggi consideriamo inquinanti. Tra questi c’è, senza dubbio alcuno, anche il gasolio che alimenta i veicoli. Lo sappiamo bene, ha un costo più basso alla pompa rispetto alla benzina, grazie a un’accisa inferiore, per un valore che oggi è di 0,617 euro al litro, contro gli 0,728 che gravano sulla benzina.

Un ‘trattamento preferenziale’ che ormai giunge al termine, visto che l’Esecutivo vorrebbe metter fine alla questione, allineando i prezzi e quindi dando solo al mercato dei prodotti petroliferi la possibilità e capacità di definire eventuali differenze di costo. Non possiamo ovviamente non parlare delle conseguenze che un provvedimento simile porterebbe al mercato auto italiano (che vive ancora un forte momento di crisi).

Ovviamente la vendita delle auto diesel, che già è in calo, subirebbe una stangata pazzesca, considerando che in un anno la quota di mercato dei modelli a gasolio è diminuiti di molto, passando dal 35% a poco più del 21%. Il nostro Paese oggi sta vivendo un momento delicato, a causa dell’incremento generalizzato dei costi dei prodotti petroliferi, delle materie prime e dei trasporti, che vanno ad infierire anche sui consumatori. Tutto il settore delle auto aziendali, oltretutto, risentirebbe di una manovra di ‘penalizzazione’ del diesel, considerando che è orientato ancora sull’uso di modelli a gasolio per le lunghe percorrenze. Vediamo quindi cosa succederà.

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