• 18 Settembre 2024 15:12

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Diamond League, nuovo record italiano di Leonardo Fabbri nel lancio del peso 

Set 14, 2024

AGI – Trionfo alle finali della Diamond League con la ciliegina sulla torta del record italiano del lancio del peso portato a 22,98 metri. Leonardo Fabbri sulla pedana dello stadio ‘Re Baldovino’ di Bruxelles in occasione della seconda e ultima serata delle finali del prestigioso circuito mondiale dell’atletica leggera, ha ammazzato la gara già al primo lancio portando il primato nazionale a soli due centimetri dal muro dei 23 metri che nella storia è stato abbattuto solo da quattro atleti, tre di essi americani (Ryan Crouser 23,56 nel 2024, Joe Koavcs 23,23 nel 2022, e Randy Barnes 23,12 nel 1990) ed uno tedesco orientale (Ulf Timmermann 23,06 nel 1988). 

 

Fabbri, che ha stabilito anche il meeting del ‘Memorial van Damme’, ha preceduto il campione olimpico Crouser rimasto a 22,79 e il giamaicano Rajindra Campbell con 21,95. Fabbri, 27 anni di Bagno a Ripoli, soprannominato ‘il Fabbrino’, ha concluso una stagione che, se non fosse stata per la controprestazione nella finale olimpica, sarebbe stata idilliaca.

 

Nella prima parte della stagione, l’atleta allenato da Paolo Dal Soglio è stato costante sopra i 22 metri: il 15 maggio a Savona lanciando 22,95 ha tolto dopo 37 anni il record italiano ad Alessandro Andrei che nel 1984 si era laureato campione olimpico. Dopo aver conquistato l’oro europeo a giugno a Roma, il lanciatore dell’Aeronautica Militare alle Olimpiadi di Parigi è incappato nella classica serata ‘no’ anche a causa della pioggia e della pedana bagnata terminando la gara al quinto posto. Nel 2024, Fabbri ha vinto la tappa di Diamond League di Londra con 22,52, è giunto secondo a Golden Gala di Roma (21,70) e alla Weltklasse di Zurigo (21,86), e terzo al ‘Kamila Skolimowska Memorial’ (22,03).

 

“E’ una vita che sognavo questo diamante. Sapevo che l’unico modo per battere Crouser sarebbe stato sparare tutto al primo lancio, e cosi’ è stato. So di valere il record europeo (23,06 metri, ndr) ma anche quello mondiale (23,56) e il prossimo anno ci proverò in ogni modo: con le persone splendide che ho intorno è tutto possibile”. Leonardo Fabbri, vincitore della finale della Diamond League di Bruxelles con il nuovo primato italiano del getto del peso di 22,98 metri, lancia già il guanto di sfida per il 2025 che vivrà nei Campionati mondiali di Tokyo il suo evento più importante.

 

Fabbri con il successo ottenuto allo stadio ‘Re Baldovino’ della capitale belga ha vinto anche i 30 mila dollari del premio e, con 22,98, ha ottenuto il record del meeting ‘Memorial Van Damme’. Fabbri ha piazzato la ‘cannonata’ vincente al primo lancio mettendo pressione agli avversari, a partire dal campione olimpico Ryan Crouser che con 22,79 si è dovuto arrendere all’aviere fiorentino. A eccezione della controprestazione nella finale delle Olimpiadi di Parigi (quinto con 21,70), nel corso del 2024, Fabbri ha lanciato ben 35 volte sopra i 22 metri. Leonardo dopo l’argento iridato a Budapest 2023, in questa stagione si è messo al collo il bronzo iridato indoor e soprattutto l’oro europeo a Roma 2024. 

AGI – Trionfo alle finali della Diamond League con la ciliegina sulla torta del record italiano del lancio del peso portato a 22,98 metri. Leonardo Fabbri sulla pedana dello stadio ‘Re Baldovino’ di Bruxelles in occasione della seconda e ultima serata delle finali del prestigioso circuito mondiale dell’atletica leggera, ha ammazzato la gara già al primo lancio portando il primato nazionale a soli due centimetri dal muro dei 23 metri che nella storia è stato abbattuto solo da quattro atleti, tre di essi americani (Ryan Crouser 23,56 nel 2024, Joe Koavcs 23,23 nel 2022, e Randy Barnes 23,12 nel 1990) ed uno tedesco orientale (Ulf Timmermann 23,06 nel 1988). 
 
Fabbri, che ha stabilito anche il meeting del ‘Memorial van Damme’, ha preceduto il campione olimpico Crouser rimasto a 22,79 e il giamaicano Rajindra Campbell con 21,95. Fabbri, 27 anni di Bagno a Ripoli, soprannominato ‘il Fabbrino’, ha concluso una stagione che, se non fosse stata per la controprestazione nella finale olimpica, sarebbe stata idilliaca.
 
Nella prima parte della stagione, l’atleta allenato da Paolo Dal Soglio è stato costante sopra i 22 metri: il 15 maggio a Savona lanciando 22,95 ha tolto dopo 37 anni il record italiano ad Alessandro Andrei che nel 1984 si era laureato campione olimpico. Dopo aver conquistato l’oro europeo a giugno a Roma, il lanciatore dell’Aeronautica Militare alle Olimpiadi di Parigi è incappato nella classica serata ‘no’ anche a causa della pioggia e della pedana bagnata terminando la gara al quinto posto. Nel 2024, Fabbri ha vinto la tappa di Diamond League di Londra con 22,52, è giunto secondo a Golden Gala di Roma (21,70) e alla Weltklasse di Zurigo (21,86), e terzo al ‘Kamila Skolimowska Memorial’ (22,03).
 
“E’ una vita che sognavo questo diamante. Sapevo che l’unico modo per battere Crouser sarebbe stato sparare tutto al primo lancio, e cosi’ è stato. So di valere il record europeo (23,06 metri, ndr) ma anche quello mondiale (23,56) e il prossimo anno ci proverò in ogni modo: con le persone splendide che ho intorno è tutto possibile”. Leonardo Fabbri, vincitore della finale della Diamond League di Bruxelles con il nuovo primato italiano del getto del peso di 22,98 metri, lancia già il guanto di sfida per il 2025 che vivrà nei Campionati mondiali di Tokyo il suo evento più importante.
 
Fabbri con il successo ottenuto allo stadio ‘Re Baldovino’ della capitale belga ha vinto anche i 30 mila dollari del premio e, con 22,98, ha ottenuto il record del meeting ‘Memorial Van Damme’. Fabbri ha piazzato la ‘cannonata’ vincente al primo lancio mettendo pressione agli avversari, a partire dal campione olimpico Ryan Crouser che con 22,79 si è dovuto arrendere all’aviere fiorentino. A eccezione della controprestazione nella finale delle Olimpiadi di Parigi (quinto con 21,70), nel corso del 2024, Fabbri ha lanciato ben 35 volte sopra i 22 metri. Leonardo dopo l’argento iridato a Budapest 2023, in questa stagione si è messo al collo il bronzo iridato indoor e soprattutto l’oro europeo a Roma 2024. 

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