AGI – Non solo Leonardo Fabbri. Anche Gianmarco Tamberi e Larissa Iapichino hanno illuminato di azzurro le finali di Diamond League, a Bruxelles, nelle loro specialità. Il primo ha conquistato il terzo ‘diamante’ della carriera dopo aver vinto la gara di salto in alto con 2,34 metri (misura superata al terzo ed ultimo tentativo), sconfiggendo l’ucraino Oleh Doroshchuk (secondo con 2,31).
Primo ‘diamante’ della carriera, invece, per la poliziotta toscana che si è imposta con 6,80 metri, misura ottenuta al secondo turno. Seconda l’americana Monae’ Nichols con 6,68. Per Larissa si tratta della prima vittoria in una finale di Diamond League, la quinta complessiva del circuito che assegna il ‘diamante’. Nella sua bacheca ci sono quattro vittorie nelle singole tappe del prestigioso circuito mondiale di atletica leggera. La prima era stata il 2 giugno 2023 allo stadio ‘Ridolfi’ di Firenze in occasione del ‘Golden Gala’, la seconda il 2 luglio 2023 a Stoccolma, la terza il 21 luglio 2023 a Montecarlo, e la quarta il 7 luglio scorso a Parigi.
“Sono molto più tranquillo rispetto a Parigi anche se resta un po’ di rammarico. Saltare 2,34 con 10 gradi significa tutto. E’ un segnale forte, si puo’ e si deve reagire come ho fatto io. Dedico questa vittoria a tutti quelli che mi sono stati vicini in quelle giornate. Dopo le Olimpiadi ho fatto cinque gare, ne ho vinte quattro: ripartiamo da qui”, ha commentato Tamberi. Inevitabile il riferimento di ‘Gimbo’ al drammatico periodo vissuto durante le Olimpiadi di Parigi.
Dopo essere stato portabandiera dell’Italia Team alla cerimonia d’apertura, il campione olimpico di Tokyo 2021, l’oro mondiale del 2023 ed europeo in carica, ha dovuto far fronte a due ricoveri ospedalieri causa i dolori provocati da coliche renali. ‘Gimbo’, capitano della nazionale italiana di atletica leggera, sulla pedana dello stadio ‘Re Baldovino’ della capitale belga in occasione del ‘Memorial Van Damme’, e’ stato protagonista di un botta e risposta con l’ucraino Oleh Doroshchuk fermatosi a 2,31. Per il saltatore marchigiano delle Fiamme Oro un percorso un netto fino a 2,31 (2,12, 2,17, 2,22 e 2,25) ad eccezione dell’errore al primo salto a 2,28. A 2,34, italiano e ucraino arrivano alla pari ma ‘Gimbo’ valica l’asticella terzo e ultimo salto.
“Vincere la mia prima finale della Diamond League – ha invece commentato Larissa Iapichino – è fantastico, concludere la stagione con il ‘diamante’ e’ qualcosa di cui essere molto orgogliosi. Ho cercato di divertirmi e di godermi la competizione perche’ sapevo che sarebbe stata l’ultima della stagione. Dopo le Olimpiadi mi sono presa una piccola pausa perche’ e’ stata una stagione lunga”.
La lunghista delle Fiamme Oro ha iniziato molto bene con un 6,77 con uno stacco praticamente perfetto. Alle spalle dell’italiana tre americane,Monae Nichols 6,68, il bronzo olimpico Jasmine Moore (6,61) e Quanesha Burks (6,56). Buon quinto posto per Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) con 55″37 nella finale dei 400 ostacoli dominata dall’olandese Femke Bol in 52″45. Sesta Roberta Bruni (Carabinieri) con 4,55 alla prima prova nel salto con l’asta vinta dall’australiana Nina Kennedy, l’unica a oltrepassare 4,88.
AGI – Non solo Leonardo Fabbri. Anche Gianmarco Tamberi e Larissa Iapichino hanno illuminato di azzurro le finali di Diamond League, a Bruxelles, nelle loro specialità. Il primo ha conquistato il terzo ‘diamante’ della carriera dopo aver vinto la gara di salto in alto con 2,34 metri (misura superata al terzo ed ultimo tentativo), sconfiggendo l’ucraino Oleh Doroshchuk (secondo con 2,31).
Primo ‘diamante’ della carriera, invece, per la poliziotta toscana che si è imposta con 6,80 metri, misura ottenuta al secondo turno. Seconda l’americana Monae’ Nichols con 6,68. Per Larissa si tratta della prima vittoria in una finale di Diamond League, la quinta complessiva del circuito che assegna il ‘diamante’. Nella sua bacheca ci sono quattro vittorie nelle singole tappe del prestigioso circuito mondiale di atletica leggera. La prima era stata il 2 giugno 2023 allo stadio ‘Ridolfi’ di Firenze in occasione del ‘Golden Gala’, la seconda il 2 luglio 2023 a Stoccolma, la terza il 21 luglio 2023 a Montecarlo, e la quarta il 7 luglio scorso a Parigi.
“Sono molto più tranquillo rispetto a Parigi anche se resta un po’ di rammarico. Saltare 2,34 con 10 gradi significa tutto. E’ un segnale forte, si puo’ e si deve reagire come ho fatto io. Dedico questa vittoria a tutti quelli che mi sono stati vicini in quelle giornate. Dopo le Olimpiadi ho fatto cinque gare, ne ho vinte quattro: ripartiamo da qui”, ha commentato Tamberi. Inevitabile il riferimento di ‘Gimbo’ al drammatico periodo vissuto durante le Olimpiadi di Parigi.
Dopo essere stato portabandiera dell’Italia Team alla cerimonia d’apertura, il campione olimpico di Tokyo 2021, l’oro mondiale del 2023 ed europeo in carica, ha dovuto far fronte a due ricoveri ospedalieri causa i dolori provocati da coliche renali. ‘Gimbo’, capitano della nazionale italiana di atletica leggera, sulla pedana dello stadio ‘Re Baldovino’ della capitale belga in occasione del ‘Memorial Van Damme’, e’ stato protagonista di un botta e risposta con l’ucraino Oleh Doroshchuk fermatosi a 2,31. Per il saltatore marchigiano delle Fiamme Oro un percorso un netto fino a 2,31 (2,12, 2,17, 2,22 e 2,25) ad eccezione dell’errore al primo salto a 2,28. A 2,34, italiano e ucraino arrivano alla pari ma ‘Gimbo’ valica l’asticella terzo e ultimo salto.
“Vincere la mia prima finale della Diamond League – ha invece commentato Larissa Iapichino – è fantastico, concludere la stagione con il ‘diamante’ e’ qualcosa di cui essere molto orgogliosi. Ho cercato di divertirmi e di godermi la competizione perche’ sapevo che sarebbe stata l’ultima della stagione. Dopo le Olimpiadi mi sono presa una piccola pausa perche’ e’ stata una stagione lunga”.
La lunghista delle Fiamme Oro ha iniziato molto bene con un 6,77 con uno stacco praticamente perfetto. Alle spalle dell’italiana tre americane,Monae Nichols 6,68, il bronzo olimpico Jasmine Moore (6,61) e Quanesha Burks (6,56). Buon quinto posto per Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) con 55″37 nella finale dei 400 ostacoli dominata dall’olandese Femke Bol in 52″45. Sesta Roberta Bruni (Carabinieri) con 4,55 alla prima prova nel salto con l’asta vinta dall’australiana Nina Kennedy, l’unica a oltrepassare 4,88.