LA NUOVA VIA DELLA SETA
Il vertice, che ha coinvolto tra gli altri la Regione Sicilia e l’Ice, sarà seguito dalla presentazione del prodotto alla stampa a Pechino, sotto la regia dell’Ambasciata d’Italia e del locale ufficio dell’Ice
di Andrea Carli
30 ottobre 2019
2′ di lettura
L’attenzione di Luigi Di Maio nei confronti della Nuova via della Seta, il mastodontico piano infrastrutturale della Repubblica popolare cinese, era accentuata nell’esecutivo precedente con la Lega, ed è rimasta viva nel governo attuale con Pd, LeU e Italia Viva.
Di Maio convoca tavolo tecnico
Dopo la discussa e non gradita dagli Usa sottoscrizione a marzo da parte dell’Italia del Memorandum sulla Via della Seta in occasione della visita in Italia del presidente cinese Xi Jinping – allora il pentastellato era responsabile dello Sviluppo economico e vicepremier -, e a 56 giorni dal suo insediamento alla Farnesina nella nuova veste di ministro degli Affari esteri del Conte due, Di Maio ha convocato un tavolo tecnico per l’export in Cina delle arance rosse, previsto da uno dei protocolli sottoscritti con Pechino. Il vertice, che ha coinvolto tra gli altri la Regione Sicilia e l’Ice, si è tenuto martedì 29 ottobre. Il passo successivo sarà una presentazione del prodotto alla stampa a Pechino, sotto la regia dell’Ambasciata d’Italia e del locale ufficio dell’Ice.
Il pentastellato maggiore sponsor dell’adesione al progetto cinese
Di Maio è stato il maggior sponsor dell’abbraccio dell’Italia con il progetto cinese. A cominciare dal capitolo che riguarda l’export di agrumi. Alibaba, con il supporto del ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo e del Distretto Agrumi di Sicilia, è stata la prima piattaforma globale a portare gli agrumi dell’isola nel paese asiatico. «Questo significa – è stato il commento di Di Maio – che non porteremo solo artigianato ma anche agroalimentare, con grandi opportunità per comparti che erano in forte crisi».
Alla Farnesina le competenze sul commercio estero
L’incontro alla Farnesina si inserisce nel quadro del sostegno all’internazionalizzazione delle imprese a seguito della recente riforma che ha trasferito alla Farnesina le competenze in materia di commercio estero. Una scelta, quella di portare quelle competenze dallo Sviluppo economico alla regia del ministro degli Affari esteri, che Di Maio ha effettuato appena insediato.