Chi ben comincia e a metà dell’opera. Che c’è di meglio allora che ampliare i confini su un mercato ancora abbastanza nuovo di due new-entry? Secondo il brand DFSK niente, fresco dall’approdo in territorio italiano. Organizzato dall’importatore e distributore ufficiale China Car Company, con la partecipazione della Casa madre, è stato tirato su il velo alle E5 PHEV e Glory 600. Il primo rappresenta un plug-in hybrid, alimentazione finora poco gettonata, a causa degli elevati prezzi di listino applicati dalle realtà tradizionali.
In effetti, le spese da sostenere legate alla manodopera e alle tecnologie impiegate richiedono uno sforzo extra. Dal canto suo, Glory 600 è la nuova top level a 7 posti della serie Glory. Non serve aggiungere quanto vada incontro alle esigenze delle famiglie numerose. In vista di lunghe escursioni fuori porta, emana notevole appeal. Sebbene saranno solo le concessionarie a poter esprimere un verdetto, entrambe le opzioni danno uno sguardo interessante sulla mobilità. In pieno cambiamento, le aziende asiatiche, in particolare quelle provenienti dalla Repubblica del Dragone, mostrano un potenziale enorme. E l’impressione generale è di aver scorto il potenziale appena in superficie.
Benché si sia fin qui concentrata sul pubblico locale, DSFK Motor vanta una lunga storia alle spalle pure nel Vecchio Continente. Acronimo di Dongfeng Sokon Automobil, ha visto la luce nel 2003. Oltre 20 anni, dunque, di prolungata attività, dove ha maturato un bagaglio di competenze considerevole. In parallelo allo sviluppo delle proprietà tecniche, i produttori hanno imparato a intercettare i trend emergenti. Invece di accodarsi alla massa, hanno provato ad anticipare, in maniera lungimirante, le prossime mode.
Spesso hanno fatto “bingo” e, chissà, a questo punto se varrà lo stesso in merito alla penisola italica. Al centro della mission aziendale, due valori essenziali: qualità ai vertici ed efficienza. In precedenza, aveva lanciato nel Belpaese tre modelli: la Glory 500, la Glory 580 e la Glory F5 (poi ribattezzata IX5). Con propulsori a benzina e GPL in vari allestimenti, ha offerto una vasta gamma nella capillare rete, ora composta da circa 100 punti. Se ne occupa Chongqing Sokon Mootr (Group), una società interamente controllata dal Gruppo SERES. Al momento, conta oltre 3 milioni di esemplari venduti al mondo, di cui 500.000 esportati in più di 70 Paesi. Fino al prossimo 31 ottobre, China Car Company dà l’opportunità di ordinare una vettura della gamma con impianto GPL incluso, allo stesso prezzo delle versioni a benzina.
E5 PHEV, la plug-in hybrid di taglia “large”
Oggi commercializzare un SUV è quasi un obbligo. Lo dicono i dati di mercato, sempre positivi. Del segmento D entra a far parte la DFSK E5 PHEV, esponente della filosofia E Lite: Electric/Economic/Environmental. Elettrica. Economica. Ambientale. Le dimensioni generose – 4.760 mm di lunghezza, 1.865 mm di larghezza, 1.710 mm di altezza – promettono di mettere a perfetto agio chiunque. Una volta messo piede a bordo le impressioni vengono confermate, dato il generoso spazio concesso.
Il design moderno e audace combina forza ed eleganza, con linee decise in grado di riscuotere interesse. Alquanto versatile, l’abitacolo da sette posti fa del relax e della praticità la prerogativa. Invece, il sistema plug-in all’avanguardia migliora la sicurezza e il piacere al volante. Dal fuoristrada non estremo alle vie urbane, lo Sport Utility ha il pregio di destreggiarsi in maniera egregia. Al risultato i tecnici sono arrivati attraverso proprietà tecniche innovative e la modalità elettrica. Rispettare il Pianeta è un compito da portare a termine.
Sotto il cofano, pulsa un’unità termica a quattro cilindri in linea di 1.498 cc di cilindrata, capace di sprigionare 110 CV. Abbinato al modulo elettrico, la potenza complessiva sale a 180 CV. In fatto di proprietà di ricarica, la batteria vanta una capacità di 17,52 kWh. In modalità al 100% elettrica, il veicolo soddisfa, senza riserva alcuna, le anime “urban”, con un’autonomia fino a 87 km. In combinata supera i 1.000 km, una soglia psicologica cara sia ai conducenti sia alle aziende.
Fonte: Ufficio Stampa DFSKGli interni della DFSK E5 PHEV fanno dello spazio e della tecnologia a bordo dei tratti distintivi
A fissarla è anche Tesla, che, dopo aver aumentato a ritmi vertiginosi i ritmi produttivi della batteria 4680, preparerebbe una BEV eccezionale nella percorrenza. Il presente è, comunque, già affascinante. Disponibile nelle tonalità grigio, nero, oro e verde, la DFSK E5 PHEV persegue una precisa identità estetica. Tra gli spunti di maggiore rilievo spiccano l’ampio ricorso alle luci a LED, così da migliorare le condizioni di visibilità della strada. Numerosi studi ne hanno confermato l’utilità, specie nella guida notturna. I cerchi da 19 pollici sono una chicca ulteriore, che conferisce carattere a una carrozzeria studiata in modo certosino.
Gli interni annoverano sedili in pelle, tetto panoramico, touchscreen SD da 10,25” e connettività intuitiva. I principali sistemi di sicurezza attiva e passiva completano il pacchetto. Dotata di cambio automatico, può essere ordinata a un prezzo di 36.888 euro.
Glory 600, D-SUV colossale
Si profila con il titolo di D-SUV, la DFSK Glory 600, dal forte colpo d’occhio, in virtù delle sue dimensioni imponenti: 4.720 mm di lunghezza, 1.865 mm di larghezza, 1.785 mm di altezza. Tratti distintivi, la praticità e la versatilità. Selezionabile in colore bianco, grigio chiaro, grigio o nero, risulta altrettanto competitivo a livello di sistemi ADAS e connettività avanzati, nonché di sicurezza attiva e passiva.
Fonte: Ufficio Stampa DFSKLa DFSK 600 può anche essere ordinata con alimentazione bifuel benzina e GPL
A spingere la Glory 600 un propulsore 1.5 TGDi a benzina sovralimentato: un quattro cilindri in linea e 16 valvole da 185 CV e 300 Nm di coppia motrice massima, per una velocità massima di 180 km/h. Oppure, è acquistabile in “formato” dual fuel, a benzina e GPL. Provvisto esclusivamente di cambio automatico, il listino prezzi della Glory 600 parte da 29.588 euro.