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Deragliamento di Pioltello: sotto inchiesta i vertici di Rfi e Trenord

Gen 29, 2018

Primi indagati per il deragliamento di Pioltello. Ricevute le prime relazioni e analizzati gli organigrammi, i pm di Milano iscrivono nel registro degli indagati quattro nomi: i vertici di Rete Ferroviaria Italiana e di Trenord, la prima societ proprietaria dei binari, la seconda del treno regionale Cremona-Milano deragliato gioved mattina, con la morte di tre donne e il ferimento di altri 46 passeggeri. Ad essere iscritti nel fascicolo, in cui si ipotizza il disastro ferroviario colposo e l’omicidio plurimo colposo, sono per Rfi l’amministratore delegato, Maurizio Gentile e il direttore produzione, Umberto Lebruto; per TreNord, Cinzia Faris e Alberto Minoia, rispettivamente ad e direttore operativo del gruppo.

Non ancora avvenuto, ma presto – a quanto trapela da ambienti giudiziari – anche le stesse societ Rfi e Trenord saranno indagate, in base alla legge 231 del 2001 sulla responsabilit amministrativa degli enti. Un passaggio scontato, anche questo, in presenza di contestazioni ai vertici delle aziende. Attese da giorni, le iscrizioni sono un atto dovuto, per permettere agli indagati di nominare propri consulenti e quindi partecipare alle autopsie, sui corpi delle tre donne, e soprattutto alla super perizia su tutti gli elementi utili, che inizier presto.

L’indicazione dei primi indagati fa entrare l’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, nella seconda fase, pi operativa, quella in cui si dovranno effettuare tutti gli esami tecnici, per ricostruire la dinamica dell’incidente. E individuare le eventuali responsabilit. Fin dalle prime ore del disastro, sott’accusa finita la manutenzione dell’infrastruttura. E i controlli si sono concentrati sul pezzo di 23 centimetri saltato dalla rotaia; sui perni della piastra mancanti, sul tacco di legno sistemato provvisoriamente sotto al binario, anche se Rfi aveva poi preso le distanze, scrivendo in una nota che l’utilizzo di spessori in legno non previsto dalle normative tecniche e dai protocolli.

La scelta per di iscrivere tra gli indagati anche i vertici di Trenord indicativa della necessit di effettuare controlli anche sui carrelli dei vagoni e sulla tenuta dello stesso treno dei pendolari, che dopo essere uscito dai binari, prima della stazione di Pioltello ha percorso ancora quasi tre chilometri, ha travolto tre pali dell’alta tensione, prima di schiantarsi – col terzo e quarto vagone, dove viaggiavano le vittime – sul quarto palo. Nessuna contestazione, invece, viene mossa al momento al macchinista del convoglio, che si trovava nella prima carrozza e che solo alcuni minuti dopo si reso conto di quanto stava succedendo.

Al quarto piano del palazzo di Giustizia, in Procura, la settimana cominciata con un vertice tra i pm, Maura Ripamonti, Leonardo Lesti e il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, con gli investigatori della Polfer e della Polizia Scientifica e i tre consulenti gi nominati, per fare il punto sui rilievi gi effettuati in questi giorni all’interno dell’area del disastro, sulle anomalie da approfondire – sulle rotaie come sui carrelli – anche sui tempi e i modi, per lo spostamento del treno. Servir una gru, per toglierlo dal luogo dell’incidente e portarlo in un hangar, dove rester a disposizione dei periti. Un passaggio che permetter per la liberazione dell’area e la riapertura completa della ferroviaria, percorsa ogni giorno da 500 treni. Molto pi lunghi – e anche molto pi complessi – saranno invece i tempi dell’inchiesta, sul disastro costato la vita a tre donne, in viaggio per andare a lavoro.

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