AGI – I carabinieri di Pavia sono da alcune ore a casa di Andrea Sempio, il 37enne indagato per l’omicidio di Chiara Poggi avvenuto nella villetta di Garlasco il 13 agosto del 2007. La perquisizione – secondo quanto riferito dal Tg1 – è mirata ad acquisire elementi utili all’inchiesta attraverso il sequestro e l’analisi dei contenuti di supporti informatici, telefoni e pc presenti in casa. Analoga attività investigativa è stata eseguita dai militari dell’Arma presso le abitazioni dei genitori di Sempio e di due amici del ragazzo, Roberto Freddi e Mattia Capra. I militari hanno sequestrato pc e telefoni cellulari. La mattina del delitto Sempio scambiò dei messaggi coi due ragazzi che raccontarono di essere stati tutta la mattina a casa, in paese. Secondo gli inquirenti, invece, le celle telefoniche segnalano che nessuno dei due fosse a Garlasco.
Si cerca l’arma del delitto
Oltre alle perquisizioni i carabinieri del nucleo investigativo di Milano stanno setacciando un’area campestre a Tromello, comune confinante con Garlasco, alla ricerca della possibile arma del delitto.
La posizione della famiglia Poggi
In questi mesi la famiglia di Chiara Poggi ha sempre ribadito di credere nell’estraneità ai fatti di Sempio, amico di vecchia data del fratello della vittima e indagato a suo tempo (con posizione poi archiviata nel marzo del 2017). Diverso, invece, l’atteggiamento sostenuto nei confronti di Alberto Stasi, all’epoca fidanzato di Chiara, ritenuto ancora oggi l’unico responsabile del delitto e condannato in via definitiva a 16 anni di carcere. Stasi, 41 anni, lavora come contabile grazie a un permesso di lavoro esterno.