Rischia il trasferimento d’ufficio per incompatibilità il giudice del tribunale di Roma che scarcerò Mario Castagnacci, uno dei principali indagati perl’omicidio di Emanuele Morganti. Castagnacci era stato arrestato per droga, poi rimesso in libertà poche ore prima del delitto avvenuto ad Alatri. Il Comitato di presidenza del Csm ha autorizzato l’apertura di una pratica in Prima Commissione, come sollecitato la scorsa settimana dal consigliere laico Pierantonio Zanettin.
Anche il Guardasigilli Andrea Orlando, nei giorni scorsi, ha avviato accertamenti. Si dovra’ quindi valutare se sussistano o meno i presupposti per avviare la procedura di trasferimento per incompatibilita’ del giudice. Nella richiesta trasmessa al Comitato di presidenza, il consigliere Zanettin aveva rilevato che la vicenda “processuale merita un apprendimento da parte del Consiglio superiore della magistratura per verificare la correttezza dell’iter”.
Ci sono altri sei indagati per omicidio volontario, oltre a Paolo Palmisani e Mario Castagnacci, detenuti in carcere, in relazione alla brutale aggressione avvenuta davanti a un locale di Alatri. Secondo indiscrezioni, tra gli altri, avrebbe ricevuto l’avviso di garanzia anche un ventiquattrenne di Frosinone, Michel Fortuna. Secondo gli inquirenti, il giovane, assieme ai due arrestati e agli altri indagati a piede libero, sarebbe coinvolto nell’omicidio. E’ ancora al vaglio di chi indaga la posizione di un’altra persona.
Noto agli ambienti delle forze dell’ordine e conoscente di Castagnacci e Palmisani, Fortuna non é stato ancora interrogato ma, come accaduto per tutti gli altri, sarà sottoposto all’esame del Dna. Un prelievo salivare che sarà comparato dai carabinieri del Ris con le tracce biologiche rinvenute oltre che nel punto esatto in cui Emanuele e’ stato ucciso, anche sulla macchina dove il ragazzo oramai stordito e’ poi svenuto e infine nell’angolo della discoteca dove Lele e’ stato aggredito per la prima volta.
Sempre
i carabinieri del Ris esamineranno nuovamente la vettura. Nel frattempo emergono nuovi dettagli sul passato dei due arrestati, Mario Castagnacci e Paolo Palmisani che sono in carcere a Roma accusati di omicidio volontario. Castagnacci nel 2010 venne arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Frosinone con 5 chili di droga nascosti in uno zainetto. La sostanza stupefacente era destinata alla piazza di spaccio del casermone e Castagnacci ha passato in carcere quasi sei anni.