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Decreto Salva economia contro il coronavirus: testo e novità in arrivo – Money.it

Mar 16, 2020

Nel Decreto Salva economia contro l’emergenza coronavirus, il Governo prevede importanti novità a sostegno dei lavoratori e delle imprese, misure di aiuto alle famiglie – in particolare i congedi retribuiti – e nuove disposizioni su tasse e mutui.

Il testo del decreto è attualmente in discussione in Consiglio dei Ministri e sarà pubblicato entro oggi. Nella bozza sono stati stanziati 25miliardi di euro da utilizzare in politiche di sostegno, aiuti per genitori coniugati e single e interventi mirati necessari alla ripresa dell’economia del Paese, messa in ginocchio dalle misure di prevenzione e sicurezza contro la COVID-19.

In attesa del testo ufficiale, qui la panoramica completa di tutti gli interventi decisi dal Governo divisi per tematiche.

Fisco e tasse: slittano le scadenze fiscali

Tra le novità più importanti del Decreto salva economia c’è lo slittamento delle scadenze fiscali e il differimento delle tasse con scadenza al 16 marzo. Imprese, partite IVA e professionisti potrebbero godere di sospensioni e slittamenti nei pagamenti di oneri fiscali, con previsioni particolarmente favorevoli per i lavoratori autonomi, i più colpiti dalla crisi causata dalla COVID-19.

Si prevede, inoltre, una diminuzione delle tariffe delle bollette per tutto l’anno 2020, con interventi mirati ancora da definire. Anche la normale attività dell’Agenzia delle Entrate e degli enti di riscossione pubblici dovrebbe subire una modifica: si parla di un vero e proprio stop della richiesta di adempimenti fiscali.

Mutui e affitti

Per famiglie e imprese in difficoltà potrebbe esserci una moratoria sul pagamento del mutuo o del canone di affitto. Da confermare l’accesso al Fondo di solidarietà “Gasparrini” che consente una sospensione delle rate sulla prima casa fino a 18 mesi, soprattutto a chi ha subito il ridimensionamento dell’orario di lavoro dopo le misure di prevenzione stabilite dal Governo. Nel Salva economia sono al vaglio, inoltre, dei sistemi di sostegno per chi paga l’affitto e per i proprietari costretti a versare tasse su canoni non riscossi.

Aiuti alle famiglie: più congedi retribuiti

La chiusura delle scuole di ogni ordine e grado fino a 3 aprile ha messo seriamente in difficoltà i genitori che sono costretti ad andare al lavoro in questi mesi. Per quanto riguarda gli aiuti alle famiglie, al momento le ipotesi in discussione sono due:

Altro provvedimento molto importante è la possibile equiparazione della quarantena al periodo di malattia a fini retributivi.

Bozza decreto legge Salva economia, misure anti COVID-19

Misure a sostegno delle Partite Iva

Come si è anticipato, tra i soggetti più colpiti ci sono i lavoratori autonomi a Partita Iva, per i quali il Governo pensa ad aiuti economici mirati pari a 500-600 euro per i mesi nei quali non hanno potuto lavorare a causa della COVID-19. Nel Salva economa potrebbero esserci anche altre misure ad hoc di aiuto al reddito e welfare.

Bonus di 100 euro per chi lavora durante l’emergenza

Il Governo pensa anche a quei lavoratori che non possono usufruire dello smart working ma devono recarsi in ufficio/fabbrica nonostante l’emergenza coronavirus. Per questi lavoratori, pubblici, privati, autonomi o dipendenti, il Salva economia potrebbe contenere un bonus di 100 euro per i mesi di marzo e aprile, misura limitata a chi ha un reddito complessivo non superiore a 40mila euro.

Cassa integrazione per i lavoratori

Molto importante il capitolo della cassa integrazione. Il Governo sta valutando l’ipotesi di disporre di fondi raddoppiati per la cig in deroga, mettendo sul tavolo 4 miliardi di euro. Ad usufruirne dovrebbero essere i lavoratori di aziende in crisi e gravemente colpite dal coronavirus che non godono di ammortizzatori sociali. La durata massima dovrebbe essere di 9 settimane.

Aiuti alle imprese

Le imprese coinvolte in modo impattante dagli effetti dell’epidemia dovrebbero usufruire del Fondo di garanzia per le Pmi, rafforzato con risorse aggiuntive di circa 1 miliardo. A questa misura si aggiunge la possibile moratoria su prestiti e mutui.

Trasporto pubblico e taxi

Il decreto Salva economia tocca anche il settore dei trasporti, uno dei più danneggiati dall’emergenza sanitaria in atto. Per quanto riguarda il comparto aereo, l’ipotesi è di un incremento del Fondo di solidarietà con risorse aggiuntive pari a 200 milioni di euro per tutto il 2020, da destinare alle compagnie di volo maggiormente interessate dal calo di affari. Per il trasporto marittimo, proponendo lo stop provvisorio dell’imposta di ancoraggio fino al 31 luglio e il blocco delle tasse dovute per operazioni portuali e di concessione.

Infine, per i tassisti e il settore Ncc potrebbe arrivare un bonus per acquistare divisori studiati per evitare il contatto con le persone durante il servizio. La misura dovrebbe coinvolgere un fondo specifico di 2 milioni di euro.

Misure per eventi culturali, teatro e cinema

Il ministero della Cultura ha avanzato richieste specifiche per il suo settore. Nel dettaglio, l’ipotesi è di un voucher che possa rimborsare spettacoli e eventi simili che sono stati cancellati a causa del coronavirus. Il rimborso dovrebbe riguardare, quindi, biglietti acquistati per concerti, musei, mostre, cinema, spettacoli teatrali. Potrebbe essere stabilito nel nuovo decreto anche un fondo di 100 milioni di euro per aiutare compagnie di spettacoli dal vivo e cinema. In più, una parte dei proventi Siae del 2019 potrebbe essere utilizzata per sostenere gli artisti. Il Governo dovrà anche decidere se assecondare la richiesta di un reddito di cittadinanza di quarantena per i lavoratori precari del settore cultura, duramente provati dal coronavirus.

Revisione auto: sospese le scadenze

Considerata l’impossibilità di recarsi nei luoghi preposti per eseguire la revisione del proprio veicolo, nella bozza del decreto Salva economia il Governo concede tre mesi in più per mettersi in regola con i pagamenti.

Nuovi fondi per Forze dell’ordine

La situazione emergenziale dovuta al coronavirus sta impegnando in modo eccezionale le Forze dell’ordine. Per questo, il ministero dell’Interno sta pensando a un fondo straordinario di 58 milioni di euro per pagare il lavoro aggiuntivo e altre spese di tipo igienico-sanitario.

Si sottolinea, inoltre, la necessità di dotare gli agenti in servizio di mascherine e guanti, non ancora sufficienti per tutti.

Università

Le sessioni di laurea dell’anno accademico 2018/2019 potrebbe subire una proroga fino al 30 giugno 2020. Il ministero dell’Università, inoltre, ha richiesto fondi per sostenere la didattica a distanza degli atenei. Inoltre, per quanto riguarda la laurea in medicina, è al vaglio la proposta di abolire l’esame di abilitazione alla professione medica. In questo modo, chi ha ottenuto una laurea in Medicina e Chirurgia possa essere considerato già abilitato, previo giudizio di idoneità.

Carceri: nuovi fondi e arresti domiciliari

Dopo i gravi episodi di rivolte nelle carceri, il decreto dovrebbe stabilire risorse pari a 10.000.000 di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 al fine di intervenire con opere di ristrutturazioni e di rifunzionalizzazione di strutture e impianti e messa in sicurezza. Congiuntamente a questa decisione, il MinistroBonafede propone i domiciliari e i braccialetti elettronici per sfoltire la popolazione carceraria.

Sanzioni contro le speculazioni

Il decreto Salva economia dovrebbe intervenire con sanzioni mirate verso chi specula sui prezzi di mascherine, gel disinfettanti e altri articoli resi necessari nell’emergenza coronavirus.

Gestione ospedali

Vista l’emergenza ospedaliera di queste settimane, il Governo dovrebbe garantire risorse straordinarie per facilitare l’assunzione di personale medico in modo veloce. Potrebbe essere stabilito, inoltre, che le Regioni possano spendere di più di quanto previsto per legge per stabilire collaborazioni con privati e trasferirvi pazienti in cura.

Vertici Authority

Il voto sul rinnovo dei membri dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e del Garante per la protezione dei dati personali subirà probabilmente uno slittamento di 60 giorni da quando sarà finita l’emergenza coronavirus.

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