AGI – Riportare norme efficaci dopo “un fallimento normativo” che ha caratterizzato “gli ultimi 25 anni”: lo ha detto Carlo Nordio, in conferenza stampa a Palazzo Chigi riferendosi ai provvedimenti sull’immigrazione varati dal Cdm aggiungendo che ora i minori “sono più tutelati”.
“Vorrei fare considerazioni di ordine generale – ha premesso il ministro della Giustizia – che derivano anche dalla mia esperienza di pm. La figura di Napolitano è stata ricordata anche nella sua opera come ministro dell’Interno. La prima normativa in questa disciplina risale al 1998 con la legge Turco-Napolitano. Questa legge poggiava e poggia su alcuni principi: si entra soltanto previa autorizzazione e chi entra illegalmente – salvo che non appartenga a categorie protette – deve essere espulso. E chi i rimane in Italia nonostante il provvedimento di espulsione deve essere processato”.
Per Nordio, questa legge “è stata modificata varie volte – anche dalla legge Bossi Fini – e ora la disciplina sull’immigrazione clandestina” prosegue il ministro “occupa 250 pagine del codice di procedura penale. Si sono sedimentate una serie di normative contraddittorie e inefficaci che sono di impossibile attuazione concreta. Ora seguiamo un percorso opposto di quello intrapreso fino adesso che ha prodotto norme e carta” e abbiamo cercato di riportare “a una efficacia concreta quello che fino a ieri erano una serie di astrazione speculative. I rimpatri di fatto erano limitati”.
Tutto questo, ha concluso il Guardasigilli parlando delle normative del governo “nel rispetto della normativa, internazionale, europea” e dell’etica soprattutto verso i minori “che sono più tutelati”.