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Decreto fiscale, ok della Camera alla fiducia: voto finale nel pomeriggio

Nov 30, 2017

Decreto fiscale al traguardo. L’Aula della Camera ha detto s con 284 voti a favore, 162 contrari e 1 astenuto al voto di fiducia chiesto dal governo per il provvedimento. Nel pomeriggio previsto il voto finale del provvedimento, gi approvato dal Senato, che diventer legge. Montecitorio infatti non ha apportato modifiche al testo licenziato da palazzo Madama. Ricco il men del provvedimento che accompagna la legge di bilancio attualmente all’esame del Senato: dalla rottamazione bis delle cartelle all’equo compenso, passando per la stretta sull’e-cig e le bollette a 28 giorni.

Equo compenso per tutti i professionisti

In particolare, viene esteso a tutti i professionisti, anche se non appartenenti ad un ordine, il riconoscimento economico “proporzionato” al lavoro svolto. Un principio che anche la P.a. tenuta a riconoscere. Da menzionare per la bocciatura senza appello da parte dell’Antitrust per le norme sull’equo compenso. In una segnalazione ai presidenti delle Camere ed al premier, il Garante ha sottolineato che l’equo compenso in quanto idoneo a reintrodurre un sistema di tariffe minime, peraltro esteso all’intero settore dei servizi professionali, non risponde ai principi di proporzionalit concorrenziale e si pone in stridente controtendenza con i processi di liberalizzazione che hanno riguardato anche il settore delle professioni regolamentate. Il parere non vincolante. E il governo, intenzionato a far licenziare il dl fiscale blindato, non ha voluto apportare modifiche al testo nel passaggio a Montecitorio.

Stop bollette a 28 giorni

Da segnalare anche che la fatturazione diventa obbligatoriamente mensile per telefoni e pay-tv, con l’esclusione di promozioni non rinnovabili o inferiori al mese. Gli operatori avranno 4 mesi per adeguarsi. Gi si solleva da pi parti il nodo dei rimborsi per il passato.

Estesa la rottamazione

Viene estesa poi la rottamazione, che vale per tutte le cartelle degli ultimi 17 anni, dal 2000 a settembre 2017. Inclusi anche i contribuenti esclusi dalla prima edizione perch non in regola. L’operazione porter nelle casse dello Stato 209 milioni di euro. Cambia anche lo spesometro. I contribuenti potranno trasmettere i dati annualmente o semestralmente. Per gli errori commessi nell’invio dei dati delle fatture del primo semestre 2016, sono abolite le sanzioni, purch tali errori siano sanati con un nuovo invio entro febbraio 2018.

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