IL PROVVEDIMENTO ALL’ESAME DEL SENATO
Nella lettera che ha per destinatario il presidente del Coni Giovanni Malagò, il Cio esprime «seria preoccupazione» per alcune disposizioni del disegno di legge sullo sport. Nella lettera viene messo in evidenza che il provvedimento «intaccherebbe chiaramente l’autonomia del Coni» in sei punti. Il Cio chiarisce di poter adottare per la protezione del «Movimento di un paese la sospensione o il ritiro del riconoscimento del comitato olimpico»
di Andrea Carli e Marco Mobili
6 agosto 2019
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3′ di lettura
Gli ambiti sono diversi ma il peso della lettera che il Cio, il Comitato olimpico internazionale, ha inviato al Coni sul disegno di legge sullo sport, oggi in aula al Senato dopo aver ottenuto a fine giugno il via libera in primna lettura della Camera, ricorda le lettere che la Commissione Ue ha scritto nei mesi scorsi all’Italia per richiamare il governo giallo verde al rispetto delle regole di bilancio Ue.
A rischio, segnalano fonti del Coni, ci potrebbero essere le Olimpiadi di Tokyo del 2020. In sostanza il Cio scrive all’Italia e gli chiede di rimettere mano alla norma in quanto alcune misure contenute nel Ddl, «se approvate, intaccherebbero chiaramente l’autonomia del Coni».
La replica della Lega: avanti a prescindere dalle letterine
Un altolà che di fatto sembra non intimorire la Lega, che replica a stretto giro: si va avanti comunque, è il messaggio del Carroccio. Il capogruppo al Senato Massimiliano Romeo ha chiarito che sul ddl sull’ordinamento sportivo si va avanti «a prescindere da lettere e letterine varie». Quanto poi alla possibilità che il Governo possa porrela fiducia a palazzo Madama, Romeo ha chiarito: «Non c’è fiducia, si voteranno tutti gli emendamenti».
La lettera del Cio al Coni sul Ddl Sport
«Seria preoccupazione per il disegno di legge all’esame del Parlamento»
Nella lettera che ha per destinatario il presidente del Coni Giovanni Malagò, il Cio esprime «seria preoccupazione» per alcune disposizioni del disegno di legge sullo sport. Nella lettera viene sottolineato che il provvedimento «intaccherebbe chiaramente l’autonomia del Coni» in sei punti. Il Cio chiarisce di poter adottare per la protezione del «Movimento di un paese la sospensione o il ritiro del riconoscimento del comitato olimpico». «Le organizzazioni sportive aderenti al movimento olimpico – sottolinea ancora il Cio – hanno il diritto e l’obbligo di autonomia, comprese la libera determinazione e il controllo delle regole dello sport, la definizione della struttura e della governance». «I comitati olimpici – aggiunge il Cio – possono cooperare con i governi, tuttavia essi non devono intraprendere azioni contrarie alla carta olimpica».
L’appello di MacLeod
Scrive James Macleod del Cio: «Saremmo grati se lei, nel suo ruolo di Presidente del CONI ma anche nel suo ruolo di Membro CIO che rappresenta il CIO il Italia, potesse portare queste serie preoccupazioni all’attenzione urgente delle più alte autorità di Governo e lavorare insieme con loro per perfezionare le disposizioni in questione del Disegno di Legge e renderle completamente compatibili con i principi fondamentali e con le Regole che governano il Movimento Olimpico, prima che il testo definitivo sia presentato alle autorità competenti per l’approvazione.