• 21 Febbraio 2025 17:44

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Dazi sulle auto in Europa, l’impatto devastante delle manovre di Trump

Feb 20, 2025

Per i top brand del Vecchio Continente sta diventando sempre più complesso inserirsi nella sfida ai costruttori cinesi e americani. Da una parte gli Stati Uniti si stanno chiudendo a riccio volendo garantire la crescita del mercato del lavoro interno, mentre a Est stanno sbucando nuovi player con soluzioni avveniristiche e prezzi low cost. Gli europei sono finiti in una morsa anche a causa delle audaci posizioni politiche di Bruxelles che hanno complicato una ripresa.

Con la dead line del 2035 sui motori termici, le Case automobilistiche storiche hanno scelto di puntare alle tecnologie alla spina, andando incontro a una rapida flessione delle vendite. Con prezzi fuori portata per la fascia media e una infrastruttura non ancora pronta per accogliere le EV si sono registrati dei flop che hanno inciso sui fatturati dei colossi. Stellantis e Volkswagen stanno correndo ai ripari cambiando strategia. Dopo proclami altisonanti sul green hanno deciso di ritardare il lancio di gamme full electric, preferendo investire sulle nuove tecnologie ibride e sulla produzione di affidabili motori termici di ultima generazione. Un passo indietro inevitabile in attesa di capire cosa avverà tra 10 anni.

L’attacco all’Ue di Donald Trump

I major europei hanno sempre fatto affidamento sull’export in USA, tuttavia la recente mossa sui dazi di Donald Trump potrebbe causare forti scossoni. Il tycoon ha reso nota l’applicazione dei dazi del 25% sulle auto straniere. Affrontando il discorso alla stampa a Mar-a-Lago, in Florida, il Presidente degli USA ha spiegato che le nuove tariffe saranno annunciate il 2 aprile. “I dazi sulle auto importate saranno del 25% e oltre, e aumenteranno notevolmente nel corso dell’anno“, ha affermato l’inquilino della Casa Bianca.

Trump vorrebbe dare alle aziende il tempo di entrare nel mercato americano. Inoltre, il Presidente degli Stati Uniti si è dichiarato soddisfatto di vedere l’Unione Europea “ridurre le proprie tariffe sulle auto al livello che abbiamo noi“. “L’Ue aveva il 10% di tasse sulle auto e ora sono al 2,5%, che è esattamente il nostro stesso livello. Se tutti fanno così, allora giocheremo secondo le stesse regole“, ha affermato il newyorkese, come riportato dai colleghi di Sky TG24.

Dazi, cosa accadrà in Europa

Prendo atto di ciò che è stato fatto – ha aggiunto il Presidente degli Stati Uniti – Ma l’Ue è stata molto ingiusta nei nostri confronti, abbiamo un deficit commerciale di 350 miliardi di dollari, non comprano le nostre auto, non comprano i nostri prodotti agricoli, non comprano quasi nulla, dobbiamo rimediare“. In base alle analisi del Dipartimento del Commercio, il deficit commerciale degli USA con l’Unione Europea, nel 2024, è risultato di 235 miliardi di dollari.

L’Italia nel 2023 ha avuto un avanzo commerciale di 43 miliardi nei confronti degli USA, la Germania di 80 miliardi. Dopo il raddoppio dei dazi su acciaio e alluminio, il tycoon è pronto ad allargare l’elenco dei settori che saranno falcidiati dall’aggiunto di tributi quando varcheranno la dogana degli Stati Uniti. Trump concederà un po’ di tempo ai produttori di auto per decidere di spostare la produzione dei veicoli sul territorio americano. Meloni e Salvini che hanno caldeggiato l’elezione del newyorkese, al suo secondo mandato alla Casa Bianca, dovranno a breve prendere importanti decisioni insieme ai vertici dei costruttori di veicoli nostrani.

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