La relazione della Lombardia
Partendo da una premessa che Simona Ravizza ha ben spiegato sul Corriere della Sera: Nei giorni scorsi la Regione si accorta di aver finora contato pi infetti di quelli che realmente ci sono. Sembra paradossale, ma la verit: tra i casi ci sono anche centinaia di guariti. Sono soprattutto coloro che dal 12 ottobre, in base alle nuove norme del ministero, possono interrompere l’isolamento tra i 10 e i 21 giorni dalla comparsa dei sintomi senza pi il doppio tampone negativo. Tutti loro nei report compilati da Cereda compaiono come persone con inizio sintomi, ma senza la descrizione dello stato clinico (asintomatico, paucisintomatico, sintomi). Nell’allegato tecnico che la Regione Lombardia ha inviato al Tar, integrato nelle ultime ore, l’assessorato alla Sanit scrive: Finora la sovrastima dell’Rt ( che si trascina dal 12 ottobre, ndr ) stata mascherata dal fenomeno pi rilevante in termini numerici dell’aumento dei casi della seconda ondata (oltre 300 mila). Pertanto tale fenomeno si osservato solo adesso evidenziando in tal modo la sovrastima del Rt. Insomma: finora mai nessuno della Regione s’ accorto della questione”.