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Dall’università di Udine una nuova strada per la cura del cancro al colon retto

Giu 26, 2021

AGI – Un lavoro di ricerca sviluppato dal Dipartimento di Area Medica dell’Università di Udine, l’unico in Friuli Venezia Giulia a prevedere lo studio degli organoidi tumorali di colon sotto il profilo dell’informazione genetica, degli Rna messaggeri e delle proteine delle cellule, è stato pubblicato sulle pagine della rivista internazionale “Journal of Experimental and Clinical Cancer Research”. Lo ha comunicato il Dipartimento di area media dell’ateneo friulano.

Uno studio che apre la strada alla sperimentazione dei farmaci 

Il lavoro sugli organoidi, aggregati di cellule tumorali in 3D prelevate direttamente da pazienti con neoplasie “che pur in miniatura – precisa la nota – riescono a replicare le proprietà cruciali dei tumori originari confermandosi preziosi apripista alla sperimentazione di farmaci” è stato possibile grazie al finanziamento della Regione Fvg e della Fondazione Friuli, nell’ambito delle attività di Ricerca del Gruppo Active Ageing.

Alla base del lavoro anche lo sforzo congiunto delle equipe di professionisti coinvolti, in un’interazione con le Piattaforme di Servizi condivisi di Genomica e Bioinformatica e l’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale.

“Una sinergia costante che sta dando risultati importanti – ha sottolineato Giuseppe Damante, direttore dell’Istituto di Genetica Medica dell’ASUFC – sia nelle analisi molecolari, sia nel sequenziamento delle varianti del virus Sars-CoV-2″.

L’obbiettivo sono le cure ‘su misura’ 

L’obiettivo del lavoro sugli organoidi è sviluppare una medicina sartoriale per pazienti affetti da tumore del colon-retto, tra le neoplasie più comuni, quarta causa di decessi correlati al cancro. “Questo innovativo approccio di ricerca – ha spiegato Gianluca Tell, coordinatore del Progetto di Ricerca e direttore del laboratorio di Biologia Molecolare del Dame – ha inoltre consentito di identificare una nuova mutazione mai descritta prima, a carico di un gene coinvolto nella patologia cancerosa, che apre ulteriori prospettive dal punto di vista prognostico e terapeutico”. 

Alla base del lavoro anche lo sforzo congiunto delle equipe di professionisti coinvolti, in un’interazione con le Piattaforme di Servizi condivisi di Genomica e Bioinformatica e l’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale.

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