• 23 Marzo 2025 14:36

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Dalla Svezia l’app che paga chi denuncia chi parcheggia in zone vietate

Mar 22, 2025

AGI – Fuori da ogni luogo comune, a leggere la notizia, sorge spontanea la domanda: ma quante auto parcheggiate male, in divieto di sosta, in luoghi non autorizzati, potranno mai esserci nella civilissima a tratti noiosissima Svezia? Eppure l’app per stanare automobilisti scorretti è nata proprio nel Paese scandinavo. E paga anche. L’equivalente di 4 euro per ogni segnalazione andata a buon fine. Buon fine per la polizia locale, naturalmente. Cattiva sorte per lo scorretto e incauto automobilista che si vedrà geolocalizzare l’auto, fotografare l’infrazione e notificare la sanzione.

Scout Park

L’app si chiama Scout Park. E in Italia non è disponibile. In Italia, o meglio, in Campania c’è Francesco Borrelli. Il deputato di Avs, è ormai l’incubo di chiunque a Napoli parcheggi in un posto disabili, su un marciapiedi, davanti a un passo carrabile, in area pedonale, in divieto di sosta e in qualunque punto della città. Il telefono del deputato riceve una segnalazione e Borrelli, anche autonomamente, piomba sul posto, accende la fotocamera dello smartphone e comincia a riprendere prima l’auto e poi l’automobilista in difetto.

 

 

Di solito ne nascono discussioni accese e video virali, che sui social raccolgono commenti di contenuti nettamente contrastanti. C’è chi elogia il deputato che fa le veci di vigili distratti, chi detesta i modi aggressivi per reprimende che esulerebbero dalle competenze parlamentari. C’è anche chi ammette candidamente di controllare attentamente se l’onorevole possa essere nei paraggi, prima di lasciare l’auto dove proprio non si potrebbe.

Influenza dei social

Più della multa ‘potè’ il social. Perché Borrelli non risparmia proprio nessuno. Incappò nella gogna anche la figlia di James Senese, con il musicista costretto a scusarsi via web per l’infrazione della figlia. E appena l’app si è affacciata sul playstore, il deputato non si è fatto trovare impreparato né ha temuto di perdere un ‘lavoro’.

 

 

Proposta di legge

“Sto pensando di presentare una proposta di legge per avere l’app anche in Italia – dice all’AGI – ci sto lavorando. Basti pensare che in Italia abbiamo il 25% di auto parcheggiate male. Se dall’app arrivasse anche solo il 10% di segnalazioni, ne ricaveremmo un sacco di soldi, ma soprattutto avremmo tanti cittadini invogliati a sostenere questa iniziativa. Non è un’app da delatori. La verità è che il cittadino si sentirebbe più tutelato. Oggi non è così, perché per chi si comporta male c’è sempre un condono”. E Borrelli, forte dell’esperienza maturata sul campo, intravede anche un altro risvolto positivo: “Forse ci libereremmo anche di tanti parcheggiatori abusivi”, spiega.

Business del futuro

In attesa di un Borrelli 4.0 operativo in larga scala, sui social c’è chi si spinge a fare un business plain per quello che potrebbe essere un lavoro del futuro: quattro euro a segnalazione per ogni auto parcheggiata male, in città come Roma o Napoli potrebbero fruttare introiti da far invidia anche agli influencer con milioni di follower.

 

 

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