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Dalla Liguria alla Sicilia, ecco le regioni che potrebbero cambiare colore domenica

Gen 26, 2021

emergenza coronavirus

La Liguria, con Rt medio (indice di contagio) sotto 1 e rischio complessivo basso è tra le maggiori candidate a passare in zona gialla da domenica. Ma anche il Veneto potrebbe colorarsi nello stesso modo. La Sicilia invece registra un Rt in calo e potrebbe uscire dalla zona rossa

di Andrea Gagliardi

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La Liguria, con Rt medio (indice di contagio) sotto 1 e rischio complessivo basso è tra le maggiori candidate a passare in zona gialla da domenica. Ma anche il Veneto potrebbe colorarsi nello stesso modo. La Sicilia invece registra un Rt in calo e potrebbe uscire dalla zona rossa

26 gennaio 2021


3′ di lettura

Da domenica sono 14 le Regioni colorate di arancione. Confermate Calabria, Emilia Romagna, Veneto, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle d’Aosta. A queste si sono aggiunte la Sardegna (che ha pronto però un ricorso per tornare in giallo) e la Lombardia (riclassificata dopo essere stata per una settimana, per “errore”, in zona rossa). Gialle Campania, Basilicata, Molise e Toscana, più la Provincia autonoma di Trento. Ma come potrebbe cambiare la geografia dei colori domenica prossima? I dati ai quali si farà riferimento nel prossimo monitoraggio atteso venerdì 29 gennaio saranno quelli della settimana dal 18 al 24 gennaio. Con un aggiornamento fino al 27 gennaio.

Liguria in pole per la zona gialla, spera anche il Veneto

In base alla legge non si può migrare dalla zona rossa alla arancione o dalla arancione alla gialla prima di due settimane. Nell’ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità (periodo 11-17 gennaio) solo Puglia e Umbria hanno registrato ancora dati da zona arancione (in particolare l’Umbria è a un passo dalla zona rossa con valore inferiore dell’Rt che sfiora 1 e rischio complessivo alto per la terza settimana consecutiva). Tutte le altre hanno un quadro in miglioramento, che se confermato anche questa settimana le porterebbe nella zona gialla. In particolare la Liguria, con Rt medio (indice di contagio) sotto 1 e rischio complessivo basso è tra le maggiori candidate a passare in zona gialla da domenica. Ma anche il Veneto, malgrado il rischio moderato, ha registrato nell’ultimo monitoraggio un Rt in forte calo (valore medio 0,81) e un’incidenza di contagi calata a 201 ogni 100mila abitanti, rispetto ai 365 della settimana precedente e ai 454 di quella ancora prima. Con un trend in ulteriore flessione. Tutti elementi che potrebbero far colorare di giallo la regione domenica.

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Sicilia e Bolzano verso uscita da zona rossa

Sicilia e la Provincia Autonoma di Bolzano sono state confermate sabato scorso in zona rossa. Entrambe possono aspirare perciò all’arancione da domenica 31 gennaio. E in effetti i dati dell’ultimo report sono incoraggianti, con Rt in calo in entrambi i casi (soprattutto a Bolzano – sotto 1), anche se il livello di rischio resta alto. «Per fortuna i dati cominciano ad essere incoraggianti, anche se il numero delle vittime rimane ancora alto. Sono fiducioso: se il calo dovesse essere costante potremmo anche revocare la zona rossa e tornare a respirare nella zona arancione» ha confermato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

Basilicata in pole per entrare (tra un mese) in zona bianca

Nessuna regione ha invece ancora i requisiti per accedere alla zona bianca. Una fascia dove la circolazione del virus è così bassa e l’impegno del sistema sanitario sul Covid così ridotto che si può procedere a una diminuzione delle restrizioni anche rispetto alla zona gialla, al momento quella con le regole meno stringenti. Di qui la prevista apertura di palestre, piscine, bar e ristoranti anche se bisognerà continuare a rispettare il distanziamento e usare la mascherina.Servono requisiti stringenti però per accedere alla fascia “bianca”: Rt sotto 1, un livello di rischio basso e una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. Solo una regione sembra al momento in grado di raggiungere l’obiettivo a breve (entro un mese): la Basilicata. Nell’ultima settimana monitorata dalla cabina di regia la regione non solo rispetta i primi due requisiti ma ha avuto un’incidenza settimanale di 96 casi (contro i 144 dei sette giorni precedenti). E il trend è in continua flessione. È quindi vicina al limite dei 50, che potrebbe raggiungere la prossima settimana.

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