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Dalla domanda al denaro sulla ricaricabile: il percorso del Reddito di cittadinanza

Mar 7, 2019

MILANO – Il 6 marzo sono partite ufficialmente le domande per accedere al Reddito di cittadinanza. Il decretone prevede infatti che le richieste possano partire “dopo il quinto giorno di ciascun mese”. Tre le vie aperte per presentare i moduli della domanda: telematicamente, attraverso il sito www.redditodicittadinanza.gov.it per chi è in possesso dell’identità digitale Spid di secondo livello; presso i Centri di Assistenza Fiscale (Caf); presso gli uffici postali. A queste si aggiungono i patronati, qualora la richiesta riguardi la Pensione di Cittadinanza.

Per la prima tornata di richieste sarà aperta una finestra fino al 31 di marzo. Poi si andrà avanti così, di mese in mese. La legge dispone che le informazioni raccolte siano trasferite all’Inps in dieci giorni e che l’Istituto abbia altri 5 giorni lavorativi per verificare il possesso dei requisiti; intanto i Comuni devono verificare i requisiti di residenza e soggiorno. I primi beneficiari del Rdc avranno notizia dell’accettazione della domanda da parte dell’Inps dopo il 15 aprile. Dall’Istituto, via e-mail o sms, arriverà anche notizia di esito negativo, cui farà seguito un documento che dettaglia le ragioni del rigetto. Lo stesso Inps ha specificato, in audizione alla Camera, che le carte PostePay su cui verranno caricati i soldi del reddito saranno disponibili dal 19 aprile. Saranno le stesse Poste ad avvisare i beneficiari, con un altro sms o e-mail, della disponibilità della carta presso l’ufficio postale. Secondo i Caf, i primi pagamenti avverranno a maggio.

Una volta ritirata la Carta Rdc, gli utenti possono effettuare prelievi nel limite di 100 euro mensili per un individuo singolo (da moltiplicare per la scala di equivalenza in base ai componenti del nucleo, quindi fino a 210 euro). Prevista la possibilità di un bonifico mensile per pagare l’affitto. Nella prima fase sarà possibile solo fare acquisti di beni alimentari negli esercizi convenzionati che già accettano la carta acquisti (quella usata sia per la Social Card di Tremonti che per il Rei di Renzi-Gentiloni) e spese in farmacie con lo sconto del 5%, oltre a pagre bollette di gas e luce (anche queste scontate). Il ministero del Lavoro punta ad ampliare la rete di esercizi “aderenti”.

Dalla domanda al denaro sulla ricaricabile: il percorso del Reddito di cittadinanza

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