EMERGENZA CORONAVIRUS
Martedì 14 aprile in due Regioni, Basilicata e in Molise non si sono registrati nuovi contagi da coronavirus
di An.C.
17 aprile 2020
2′ di lettura
Nella partita contro il coronavirus quattro Regioni (Molise, Basilicata, Umbria e Sardegna) giocano la partita dei zero contagi (censiti). In qualche occasione, e anche per poche ore, hanno raggiunto l’obiettivo. E se è prevedibile che la scelta del Governo su quando e come riaprire prenderà in considerazione soprattutto il dato dei nuovi contagi, queste aree hanno le carte in regola per partire dalla prima fila.
Se si guarda all’andamento dei nuovi casi nella settimana che si va a chiudere – i numeri sono quelli presentati in occasione delle consuete conferenze stampa delle 18 – viene fuori, ad esempio, che martedì 14 aprile in due Regioni, Basilicata e in Molise non si sono registrati nuovi contagi da coronavirus (per la seconda si trattava del secondo giorno consecutivo di incremento dei casi totali rispetto alle 24 ore precedenti pari a zero).
Il Molise tiene sui contagi zero
Sia in Basilicata sia in Molise i contagi sono aumentati. La prima ha registrato un caso in più mercoledì, contro i sei in più del Molise. Giovedì il rapporto si è invertito. Chi “stava davanti”, la Basilicata, ha registrato 16 nuovi casi, mentre il Molise è tornato a zero. L’ultima settimana ha visto la Serdegna ridurre i nuovi contagi: dai 15 in più del 13 aprile, ai tre in più del 16 (il picco è stato mercoledì: 23 nuovi casi). E poi c’è l’Umbria: nonostante questa settimana non abbia raggiunto l’obiettivo dei zero nuovi casi, per tre giorni è andata vicina al risultato: il 13, 14 e 15 aprile ha registrato un solo nuovo caso in più di positività al coronavirus rispetto al giorno precedente (giovedì sono saliti a sette). Insomma, se l’obiettivo dei zero nuovi contagi è nel complesso ancora raggiunto, in alcune zone del paese la partita è già iniziata.
Starace, riapertura consideri differenze Regioni
Fabrizio Starace, membro della task force guidata da Vittorio Colao – l’organismo che oggi dovrebbe presentare una relazione all’esecutivo sulle prossime tappe per la riapertura – nelle ultime ore ha sottolineato che, più che domandarsi quando si riaprirà, la domanda più opportuna da porsi è come si riaprirà. «Nel “come” – ha spiegato – ci sono tutte le misure che devono essere assunte per garantire la popolazione in generale. Ma il come deve confrontarsi con le situazioni molto differenziate che ci sono sul territorio nazionale, anche rispetto alla tenuta del settore sanitario e sociale. Su questo si gioca la vera partita nella fase 2 e in quelle successive».
Arcuri firma ordinanza per app italiana
Intanto è stata firmata ed è quindi ora operativa l’ordinanza del commissario straordinario Domenico Arcuri con la quale si dispone «di procedere alla stipula del contratto di concessione gratuita della licenza d’uso sul software di contact tracing e di appalto di servizio gratuito con la società Bending Spoons Spa». L’app per il tracciamento dei contagi si chiamerà “Immuni”.