AGI – Avrebbe compiuto vent’anni il 15 novembre Matilde Lorenzi, la sciatrice azzurra morta all’ospedale di Bolzano per le ferite riportate lunedì in una caduta durante un allenamento su una pista della Val Senales. Nata a Torino e residente a Sestriere, sorella di un’altra sciatrice, Lucrezia, Matilde Lorenzi era un’atleta dell’Esercito e una promessa azzurra: faceva parte della squadra italiana C femminile.
Matilde era specialista delle discipline veloci: discesa libera e soprattutto supergigante, disciplina in cui nel 2023/2024 in Val Sarentino aveva vinto il titolo italiano assoluto e giovani battendo l’azzurra della squadra di Coppa del mondo, Laura Pirovano. Sempre nella stagione scorsa la partecipazione ai Campionati mondiali juniores di Chatel in Francia dove si era classificata quarta nel ‘team event’ e sesta in discesa.
L’esordio in Coppa Europa risaliva all’11 febbraio 2021 a Santa Caterina di Valfurva mentre il miglior piazzamento era stato l’undicesimo posto nel superG del 12 dicembre dello scorso anno a Sankt Moritz. Non aveva mai preso parte a gare di Coppa del mondo ma era seguita con attenzione dai tecnici azzurri, tra cui Angelo Weiss che partecipò alle Olimpiadi di invernali di Lillehammer 1994 e Nagano 1998.
Matilde Lorenzi si era messa per la prima volta gli sci ai piedi quando andava ancora all’asilo ma aveva molti interessi e hobby, tra cui la moda, la cucina e la fotografia e l’uncinetto con cui allentava la tensione prima delle gare. Avida lettrice di romanzi, il suo grande amore, pero’, era la montagna: “E’ un posto dove sentirsi liberi e lasciarsi andare”, aveva raccontato, “mi piace anche senza neve per correre e andare in bici. Quando si vede una pista tanto ripida si pensa ‘mamma mia la devo proprio fare?’, poi invece si rivela una cosa divertente, perché sciare è sempre divertente. Si avvicina al dipingere, si lascia sempre una traccia”.