il bilancio e la pandemia
Possibilità di fare temporary shop, di calcolare una nuova base d’asta senza aggiornamento col valore di mercato e di far entrare nella società nuovi azionisti senza modificare il contratto
di Sara Monaci
Possibilità di fare temporary shop, di calcolare una nuova base d’asta senza aggiornamento col valore di mercato e di far entrare nella società nuovi azionisti senza modificare il contratto
6 dicembre 2020
2′ di lettura
Qualche aiuto per i commercianti di Milano che devono continuare a pagare gli affitti, piuttosto alti, della Galleria Vittorio Emanuele. Affitti che ogni anno portano nelle casse del Comune circa 40 milioni. Ci sarà la possibilità di aprire temporary shop, o di calcolare la base d’asta dei nuovi affitti sulla base delle mensilità pagate negli ultimi due anni e non in base al valore di mercato.
Da ricordare che a partire dall’amministrazione Pisapia, e poi con la gestione Sala, gli affitti sono cresciuti, fino a triplicarsi, attraverso bandi di gara periodici, proprio per allineare il “Salotto” di Milano al reale valore di mercato, evitando che chi fosse già concessionario di uno spazio potesse avvalersi di un privilegio evitando la concorrenza.
In questa fase complicata, con molti negozi ancora chiusi a causa del coronavirus, l’amministrazione continuerà ad intascare gli affitti (non sarebbe possibile sospenderli), ma cerca di dare qualche alleggerimento.
Non è ovviamente automatico che questo comporti una diminuzione dei canoni. In linea di massima potrebbe significare un calo della base d’asta per fare offerte in quel “salotto” della città dove prima della pandemia si era arrivati a cifre record. Basti pensare che solo tre giorni prima dell’inizio dell’emergenza Covid, Dior si è aggiudicato uno spazio che aveva una base d’asta di 950mila euro per 5,5 milioni e Fendi un altro che aveva base d’asta da 872mila euro per 2,4 milioni. «Abbiamo messo in campo alcune importanti azioni amministrative che possono aiutare le imprese che hanno investito nei negozi della Galleria ad affrontare il momento difficile che tutta la città sta vivendo», ha spiegato l’assessore al Bilancio Roberto Tasca.
Infine, fino al prossimo giugno i negozi potranno destinare parte dello spazio a dei temporary shop «con attività di vendita di articoli esclusivi, in edizione limitata o in stock» che potrà fare direttamente o dandoli ad altri con «l’affido di reparto». Ed è data loro la possibilità anche di fare aumenti di capitale senza che si realizzi il cosiddetto change of control e la duplicazione dei canoni concessori.