lunedì 12 febbraio 2018 12:48
Reduce dal riallestimento di Romeo e Giulietta, il coreografo del Balletto di Roma Fabrizio Monteverde torna in scena con la rivisitazione di un classico del balletto: Il lago dei Cigni. Sulle note della musica di P. I. ?ajkovskij andrà in scena – dal 13 a al 18 febbraio al Teatro Quirino – una struggente storia senza lieto fine in cui i due protagonisti, Sigfried e Odette, pagheranno con la propria vita il prezzo del loro amore. Un amore «a cui si crede nella giovinezza», diceva Checov scrivendo nel 1887 “Il canto del Cigno”, raccontando di un attore ormai vecchio che ripercorre tutti i ruoli della sua carriera. Ed è dallo scrittore russo che Monteverde prende ispirazione per il suo progetto raccontando di una compagnia di anziani ballerini che, con una giovinezza finita alle spalle, vagano alla ricerca di un ultimo finale felice, un ultimo Lago. Con un’inedita interpretazione psicanalitica del lavoro Checoviano, Il lago dei cigni…ovvero il Canto viene rappresentato dal 2014 dal Balletto di Roma (una delle compagnie più attive sulla scena contemporanea italiana), che con Monteverde ha già realizzato importanti lavori come Cenerentola, Otello e Bolero, sempre puntualmente premiati dalla critica.