• 15 Gennaio 2025 17:09

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Dagli Usa nuova stretta sui chip AI, l’ira di Nvidia    

Gen 15, 2025

AGI – Gli Stati Uniti hanno disposto nuove regole sulle esportazioni di chip utilizzati per l’intelligenza artificiale, intensificando gli sforzi per rendere difficile l’accesso alla tecnologia avanzata da parte della Cina e di altri paesi considerati rivali. Immediata la reazione di Pechino, secondo cui le nuove regole sono una “flagrante violazione delle regole del commercio internazionale“. Per il colosso dei chip Nvidia “queste regole non farebbero nulla per migliorare la sicurezza degli Stati Uniti”. Le nuove regole entreranno in vigore tra 120 giorni, ha spiegato Raimondo, dando all’amministrazione entrante del presidente eletto Donald Trump il tempo di apportare eventuali modifiche.

Le nuove regole annunciate oggi dalla Casa Bianca, negli ultimi giorni di presidenza di Joe Biden, aggiornano i controlli già previsti sui chip, stabilendo un tetto ai semiconduttori per l’IA che possono essere esportati in circa 120 paesi (a esclusione dei 18 più stretti alleati americani) e l’obbligo per loro di richiedere un’autorizzazione sempre rispettando alcuni standard di sicurezza. I centri dati di intelligenza artificiale dovranno invece rispettare parametri più severi per poter importare chip.

 

l numero di nazioni che sarebbero esentate dalle nuove restrizioni sull’IA è leggermente superiore a quello dell’alleanza di sorveglianza Fourteen Eyes (18). Si tratta di Regno Unito, Taiwan, Giappone, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Irlanda, Francia, Germania, Italia, Spagna, Belgio, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Corea del Sud, Svezia e Paesi Bassi. Inoltre, i membri della NATO come la Cechia, l’Ungheria, la Croazia e le Repubbliche Baltiche non sono inclusi nell’elenco di esclusione.

 

Le restrizioni fanno seguito a quelle annunciate nel 2023 sull’esportazione di alcuni chip per l’intelligenza artificiale in Cina, che gli Stati Uniti considerano un concorrente strategico nel campo dei semiconduttori avanzati. “Gli Stati Uniti sono leader mondiali nell’IA – sia nello sviluppo dell’IA che nella progettazione di chip di IA – ed è fondamentale che continuino a esserlo”, ha dichiarato il Segretario al Commercio Gina Raimondo.

Ma l’iniziativa ha suscitato critiche: l’amministratore delegato della Semiconductor Industry Association, John Neuffer, ha dichiarato che “siamo profondamente delusi dal fatto che un cambiamento di politica di questa portata e di questo impatto sia stato messo in atto in fretta e furia a pochi giorni dalla transizione presidenziale e senza alcun input significativo da parte dell’industria”.

 

Duro il commento della Cina: tale decisione “è un altro esempio della generalizzazione del concetto di sicurezza nazionale e dell’abuso del controllo delle esportazioni, nonché una flagrante violazione delle norme internazionali multilaterali in materia economica e commerciale”. 

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