• 14 Marzo 2025 19:18

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Dagli sleep influencer alla coffee nap, come il sonno cambia linguaggio e professioni

Mar 14, 2025

AGI – “Dormire è distrarsi dal mondo.” Questa è una delle frasi più sincere, utili e illuminanti di Borges. In modo molto poetico, lo scrittore argentino ci ricorda perché non si dovrebbe mai sottovalutare l’importanza del riposo e di un sonno di qualità. Oltre a ricaricare le energie, chiudere gli occhi (e possibilmente anche la mente) significa prendersi una pausa dai problemi, allontanarsi dalle preoccupazioni e dalla crudele ineluttabilità della vita. Il sonno, protagonista della Giornata Mondiale che si celebra oggi, ha sempre influenzato profondamente la vita dell’uomo, dal linguaggio al mondo del lavoro. E mai come oggi questa influenza è evidente. Tra social media, ritmi frenetici e nuove professioni nate per affrontare problemi cronici legati al riposo, l’interesse per il sonno è diventato centrale nella vita di molti, alimentando ricerche scientifiche e soluzioni innovative.

Gli esperti linguistici di Babbel – l’app che promuove la comprensione reciproca attraverso le lingue – hanno realizzato un glossario di termini internazionali legati al riposino, ormai riconosciuto come un’abitudine benefica per affrontare la giornata con più energia. Hanno inoltre analizzato i trend più recenti sul sonno e individuato le nuove professioni connesse all’arte del dormire bene. Il quadro che ne emerge è complesso e affascinante, testimoniando quanto il sonno sia una componente essenziale della nostra esistenza.

Il riposino

Il modo in cui ci concediamo una pausa varia ampiamente da cultura a cultura. C’è chi considera il riposo un rituale sacro, chi lo sfrutta per aumentare la produttività e chi lo integra nella propria routine senza alcun senso di colpa. Come evidenzia Esteban Touma, Content Producer e insegnante di Babbel, ogni cultura gestisce il riposo in modo diverso, sia nella durata che nelle abitudini quotidiane. Questa diversità si riflette non solo nel linguaggio, ma anche nella percezione stessa del sonno.

Coffee nap: con questo termine, traducibile in italiano come “pisolino post/da caffè”, si fa riferimento a una pratica che consiste nel bere del caffè, idealmente dopo pranzo o prima di un momento che richiede molta concentrazione, e subito dopo coricarsi per un breve riposino di massimo 20 minuti. Anche se potrebbe sembrare controproducente abbinare la caffeina al sonno, in realtà in questo modo si lascerebbe tempo alla caffeina di entrare in circolo e iniziare ad agire, migliorando così l’attenzione e influenzando positivamente anche l’umore.
Pennichella: la parola “pennichella” viene utilizzata in molte regioni italiane per indicare il riposino pomeridiano; l’origine del termine potrebbe derivare dal verbo latino “pediculare”, ovvero “pendere, dondolare”, come il movimento della testa di chi sta per addormentarsi sulla sedia.
Siesta: la pennichella italiana corrisponde alla pratica della “siesta”, tipica di Paesi come la Spagna e l’America Latina; anch’essa trae origine dal latino e in particolare da “hora sexta”, ovvero la “sesta ora” del giorno romano, quindi mezzogiorno, momento nel quale si fermavano le attività per riposare durante le ore più calde.
Inemuri (居眠り): questa espressione giapponese, che in italiano si può rendere come “essere presenti mentre si dorme”, indica molto più di un semplice sonnellino. Si tratta infatti di una tecnica impiegata per riposarsi in pubblico – sui mezzi, a scuola e persino al lavoro – senza mai però scollegarsi dall’ambiente circostante per essere pronti a tornare “in servizio” se necessario. Se in molti paesi addormentarsi sul posto di lavoro potrebbe essere visto in modo molto negativo, in Giappone è invece segno di dedizione e impegno ed è quindi socialmente rispettato.

L’importanza del sonno, tra trend virali e nuove paure

Negli ultimi tempi, la consapevolezza che il sonno non sia solo una necessità, ma anche un alleato essenziale per la produttività e la salute, si è rafforzata sempre di più. Studi scientifici confermano che dormire bene migliora memoria, concentrazione e persino longevità. Allo stesso tempo, il tema ha conquistato spazio sui social, dando vita a nuovi neologismi e trend virali legati al riposo.

Sleep hygiene: con “igiene del sonno” ci si riferisce alle abitudini, ai comportamenti e ai fattori ambientali che influenzano positivamente la qualità del sonno notturno. Per dormire bene, ad esempio, si dovrebbero mantenere orari costanti sia per andare a letto che per il risveglio, creare un ambiente tranquillo facendo attenzione alla temperatura giusta e alla riduzione al minimo dell’illuminazione della stanza, evitando inoltre di  utilizzare device tecnologici prima di coricarsi.
Sleepmaxxing: trend particolarmente in voga su TikTok tra i GenZer, consiste nel mettere in atto una serie di strategie per massimizzare la qualità del sonno. Tra le pratiche più diffuse rientrano beauty routine elaborate, tecniche di respirazione e persino l’uso di speciali cerotti per la bocca per migliorare l’ossigenazione notturna.

Ortosonnia: dormire bene è importante, ma bisogna fare attenzione che non diventi un’ossessione. Con “ortosonnia” (termine molto recente nato dall’unione tra “ortho” ovvero “giusto/perfetto” e “somnus” cioè “sonno”) si indica proprio una ricerca spasmodica del sonno perfetto, perseguita attraverso l’utilizzo continuo di app e dispositivi per il monitoraggio, che porta spesso ad ulteriore stress e, paradossalmente, a difficoltà ad addormentarsi.
Earlynight: un altro trend virale sui social tra le generazioni più giovani è quello di andare a dormire presto, anche alle 21:00, per favorire un miglior riposo, in netto contrasto con la tendenza, diffusa in passato, di fare le ore piccole. Questa pratica, riflette una crescente attenzione al benessere e al rispetto dei ritmi naturali dell’organismo.

I nuovi mestieri

Dai social media alla medicina, il settore del sonno sta evolvendo in un vero e proprio ecosistema di esperti e innovatori. Alcuni ruoli sono inaspettati, altri altamente specializzati, ma tutti condividono lo stesso obiettivo: migliorare la qualità del riposo e aiutare le persone a dormire meglio.

Sleeping streamer: potrebbe sorprendere, ma esistono content creator che trasmettono in diretta sui propri social mentre stanno dormendo. L’obiettivo può essere quello di creare un’atmosfera rilassante per chi li segue: molte persone trovano infatti conciliante per la propria routine del sonno guardare qualcun altro che dorme.
Sleep influencer: può essere considerata una professione emergente nel panorama delle nuove carriere social. Gli sleep influencer testano materassi, recensiscono integratori per il sonno, sperimentano gadget tecnologici e promuovono tecniche per migliorare la qualità del riposo. Spesso legati al fenomeno dello sleepmaxxing, condividono contenuti che spaziano dai rituali serali ideali fino ai suoni binaurali e alle migliori posizioni per dormire.
Sleep coach: si tratta di un professionista esperto del sonno che, attraverso tecniche personalizzate e lo studio delle abitudini, aiuta le persone a migliorare la qualità del proprio riposo per addormentarsi in modo naturale e senza sforzi.
Sleep technologist: anche in questo caso si parla di un professionista che aiuta le persone a risolvere problemi legati al sonno; nello specifico, i ”tecnologi del sonno”  utilizzano alcune tecnologie, come la polisonnografia, per monitorare il sonno, le onde cerebrali e la respirazione, individuando così eventuali disturbi come le apnee notturne o l’ insonnia cronica. Questi esperti lavorano a stretto contratto con gli “sleep specialist”, i medici specializzati nel trattamento dei disturbi del sonno, fornendo loro dati dettagliati per sviluppare piani di cura personalizzati.

 

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