La Fiat Panda cede il passo alla Dacia Sandero? I dati di immatricolazione a giugno 2024 raccontano di un testa a testa serrato tra le due vetture in Italia. La rumena guadagna terreno: rispetto a dodici mesi prima, le sue vendite mensili hanno riportato una crescita del 68%, contro il più 54% della rivale. In totale, nel sesto mese dell’anno l’esemplare del Lingotto ha totalizzato 10.610 consegne, mentre la controparte ha chiuso a quota 7.650. Certo, il distacco in favore della prima rimane importante, ma comunque comincia ad assottigliarsi in maniera pericolosa.
Le ragioni dell’exploit
L’exploit messo a segno dalla Dacia Sandero le vale il secondo posto nella graduatoria delle auto più vendute lungo lo Stivale. Ma cosa lo ha determinato? Diverse ragioni concorrono al fenomeno, a cominciare dal prezzo. Sebbene in rapporto a qualche tempo fa, la proposta dell’Est Europa abbia subito un deciso rincaro, costa meno della nemesi. Infatti, la versione base della Streetway Essential 1.0 SCe 65 CV parte da 13.250 euro, quasi 3.000 in meno della Panda 1.0 Hybrid 70 CV, disponibile a 15.900 euro. Il divario cresce in misura considerevole se vengono passate in rassegna le interpretazioni di natura off-road: 15.300 a 18.900 euro.
Inoltre, la Dacia Sandero assicura dimensioni maggiori e, di conseguenza, un abitacolo e un vano bagagli spazioso. Un fattore rilevante per chi va alla ricerca di un mezzo pratico e versatile. Ai padri (e alle madri) la funzionalità è un punto a favore importante, potenzialmente decisiva nello spostare l’ago della bilancia verso una direzione o l’altra.
Infine, la soluzione di Mioveni è pure offerta in versione bifuel benzina/GPL, rappresentante, allo stato attuale, una delle migliori alternative nella corsa al risparmio. Perché l’inflazione sarà sì diminuita, tuttavia le famiglie comuni faticano a sbarcare il lunario. E poi mica la bolla è scoppiata in qualsiasi industria, dato che i prezzi dei carburanti continuano ad aumentare, complici le manovre attuate da Opec+, il cartello del petrolio, formato soprattutto dai Paesi mediorientali.
Allarmati dalla tendenza del settore di sposare la transizione ecologica, i rispettivi governi hanno provveduto a tagliare i barili, dopo serrati dialoghi tra le due correnti di pensiero opposte. Quasi l’80% dei clienti Sandero predilige il bi-fuel, e la visione del brand di un predominio nel GPL assume sempre più contorni reali.
Il consuntivo del primo semestre
Al di là dei dati di giugno, il trend pare destinato a proseguire. Il semestre iniziale del 2024 vede la Dacia Sandero in seconda posizione nella graduatoria assoluta targhe: 33.187 sono state le targhe nuove, contro le 64.050 della Panda. Nel 2023 la compatta torinese godeva di un vantaggio assai maggiore. Comunque, sottrarle lo scettro resta un’impresa.
Da pochi giorni sono stati comunicati i prezzi del Model Year 2024 della Fiat Panda. Confermata l’entry-level, la top di gamma, ribattezzata Pandina, è stata subito definita la più tecnologica di tutti i tempi. Il prossimo 11 luglio verrà il turno della next gen, la Grande Panda, la cui costruzione è stata affidata a Kragujevac, stabilimento serbo, anziché Pomigliano d’Arco. Una mossa impopolare, dettata da questioni di carattere economico, potenzialmente capace di tagliare le gambe (almeno in parte) all’utilitaria.