• 17 Giugno 2024 12:48

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Da Vlahovic a Sensi, gli esordi con il botto

Feb 8, 2022

AGI – Dall’esordio con il botto di Dusan Vlahovic e Denis Zakaria in maglia Juventus, a quello di Sergio Oliveira con la Roma, passando anche per i neo arrivati in casa Sampdoria Stefano Sensi e Andrea Conti, subito decisivi a Marassi. Il mercato invernale di diversi club di Serie A ha iniziato a dare subito le prime importanti risposte. La più fragorosa sicuramente quella arrivata domenica sera dall’Allianz Stadium di Torino dove il 2-0 inflitto dalla Juve all’Hellas Verona ha portato la firma degli esordienti Vlahovic e Zakaria.

Due colpi, uno più importante dell’altro, che ripagano subito gli investimenti fatti dalla società e danno nuova linfa a una squadra che sembra aver cambiato ritmo e modo d’interpretare calcio. Vlahovic e Zakaria, oltre ai due gol, è come se avessero portato maggior sicurezza e fatto acquisire più fiducia al resto del gruppo, a partire dai vari Morata, Rabiot e Danilo, fin qui bersagliati dalle critiche e protagonisti di una gara quasi perfetta. Il successo è valso ai bianconeri l’approdo al quarto posto e il -8 in classifica dalla vetta, sia pure con una partita in più rispetto alla capolista Inter.

Partenza sublime anche quella di Stefano Sensi e Andrea Conti con la maglia della Sampdoria. Il centrocampista ex Inter, che ha voluto partire a tutti i costi per giocare di più e riprendere fiducia, ha subito timbrato il cartellino all’esordio davanti ai tifosi blucerchiati, realizzando la rete del momentaneo 2-0 (poi 4-0). Gli sono bastati 7 minuti nella gara con il Sassuolo, altra sua ex squadra, per ritrovare un gol in campionato che gli mancava quasi da due anni e mezzo. Era il 28 settembre del 2019 e Sensi, a quei tempi in nerazzurro, segnava proprio contro la Sampdoria a Marassi. Segni del destino.

Conti invece aveva già esordito in maglia blucerchiata, giocando 12 minuti contro il Torino e poi in Coppa Italia contro la Juve, gara in cui aveva trovato il gol doriano della consolazione (4-1 il finale). Però è arrivato anche il primo sigillo in campionato da subentrante per l’ex di Atalanta, Milan e Parma, a dimostrazione di una condizione ritrovata e del bel colpo messo a segno dal club ligure. Una rete che anche per lui mancava da tantissimo tempo, quasi cinque anni: era il 13 maggio 2017 e il laterale destro, ai tempi dell’Atalanta, segnava contro il Milan il momentaneo 1-0 nella sfida terminata poi 1-1.

In questa lista di esordi con il botto non può mancare Sergio Oliveira della Roma, centrocampista tanto desiderato da Jose’ Mourinho per aumentare qualità e personalità nel pacchetto mediano giallorosso. Il portoghese ex Porto, con tre presenze già all’attivo in maglia romanista, è rimasto a secco sabato nella gara interna con il Genoa, ma nelle prime due apparizioni ha steso il Cagliari con un rigore e trovato il gol successivamente anche contro l’Empoli su azione. Tante volte cambiare aria porta nuovi stimoli e motivazioni per il raggiungimento di nuovi obiettivi, anche se ora ovviamente dovrà essere il campo a dimostrare se queste scosse di adrenalina si trasformeranno in continuità di rendimento.

AGI – Dall’esordio con il botto di Dusan Vlahovic e Denis Zakaria in maglia Juventus, a quello di Sergio Oliveira con la Roma, passando anche per i neo arrivati in casa Sampdoria Stefano Sensi e Andrea Conti, subito decisivi a Marassi. Il mercato invernale di diversi club di Serie A ha iniziato a dare subito le prime importanti risposte. La più fragorosa sicuramente quella arrivata domenica sera dall’Allianz Stadium di Torino dove il 2-0 inflitto dalla Juve all’Hellas Verona ha portato la firma degli esordienti Vlahovic e Zakaria.
Due colpi, uno più importante dell’altro, che ripagano subito gli investimenti fatti dalla società e danno nuova linfa a una squadra che sembra aver cambiato ritmo e modo d’interpretare calcio. Vlahovic e Zakaria, oltre ai due gol, è come se avessero portato maggior sicurezza e fatto acquisire più fiducia al resto del gruppo, a partire dai vari Morata, Rabiot e Danilo, fin qui bersagliati dalle critiche e protagonisti di una gara quasi perfetta. Il successo è valso ai bianconeri l’approdo al quarto posto e il -8 in classifica dalla vetta, sia pure con una partita in più rispetto alla capolista Inter.
Partenza sublime anche quella di Stefano Sensi e Andrea Conti con la maglia della Sampdoria. Il centrocampista ex Inter, che ha voluto partire a tutti i costi per giocare di più e riprendere fiducia, ha subito timbrato il cartellino all’esordio davanti ai tifosi blucerchiati, realizzando la rete del momentaneo 2-0 (poi 4-0). Gli sono bastati 7 minuti nella gara con il Sassuolo, altra sua ex squadra, per ritrovare un gol in campionato che gli mancava quasi da due anni e mezzo. Era il 28 settembre del 2019 e Sensi, a quei tempi in nerazzurro, segnava proprio contro la Sampdoria a Marassi. Segni del destino.
Conti invece aveva già esordito in maglia blucerchiata, giocando 12 minuti contro il Torino e poi in Coppa Italia contro la Juve, gara in cui aveva trovato il gol doriano della consolazione (4-1 il finale). Però è arrivato anche il primo sigillo in campionato da subentrante per l’ex di Atalanta, Milan e Parma, a dimostrazione di una condizione ritrovata e del bel colpo messo a segno dal club ligure. Una rete che anche per lui mancava da tantissimo tempo, quasi cinque anni: era il 13 maggio 2017 e il laterale destro, ai tempi dell’Atalanta, segnava contro il Milan il momentaneo 1-0 nella sfida terminata poi 1-1.
In questa lista di esordi con il botto non può mancare Sergio Oliveira della Roma, centrocampista tanto desiderato da Jose’ Mourinho per aumentare qualità e personalità nel pacchetto mediano giallorosso. Il portoghese ex Porto, con tre presenze già all’attivo in maglia romanista, è rimasto a secco sabato nella gara interna con il Genoa, ma nelle prime due apparizioni ha steso il Cagliari con un rigore e trovato il gol successivamente anche contro l’Empoli su azione. Tante volte cambiare aria porta nuovi stimoli e motivazioni per il raggiungimento di nuovi obiettivi, anche se ora ovviamente dovrà essere il campo a dimostrare se queste scosse di adrenalina si trasformeranno in continuità di rendimento.

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