• 24 Novembre 2024 23:32

Corriere NET

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“Da Tamberi un thriller alla Hitchcock. Per gli Europei di atletica uno ‘strappo’ al protocollo”

Giu 13, 2024

AGI – Festa grande ai Giardini del Quirinale dove il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato e incoraggiato la squadra italiana olimpica in partenza per i Giochi Parigi 2024 nell’ambito della cerimonia di consegna del Tricolore agli alfieri azzurri Gianmarco Tamberi e Arianna Errigo, ufficialmente designati quali portabandiera dell’Italia Team per le Olimpiadi di Parigi 2024, e agli atleti Luca Mazzone e Ambra Sabatini, quali portabandiera dell’Italia alle Paralimpiadi di Parigi 2024. Oltre 200 gli atleti presenti: in prima fila Marcell Jacobs e Filippo Tortu, e poi tecnici e dirigenti, guidati dal Presidente del Coni, Giovanni Malagò, e dal presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli. 

 

“Per me è il terzo incontro in preparazione delle olimpiadi e paralimpiadi e si rinnoveranno per quelle del 2026 – ha detto Mattarella -. Ma questa cerimonia non è mai ripetitiva perchè nuove sono le condizioni, l’impegno degli atleti. Ad Arianna Errigo faccio i complimenti per la sua capacità eccellente di far fronte a due impegni diversi, di mamma e di campionessa. Dimostrazione straordinaria. A Tamberi dico che più ci penso alla serata dell’altro ieri più nutro il dubbio che lui abbia voluto mettere in campo un thriller stile Hitchcock con due nulli a 2,29 per poi saltare tranquillamente 2,37. Così anche Larissa Iapichino ieri sera. Ieri ho commesso un’infrazione al protocollo – ha rivelato il Capo dello Stato – recandomi di nuovo allo stadio per gli Europei ma ne valeva la pena, per quella straordinaria staffetta e per tutte le altre medaglie”.

 

 

Ma oltre ai successi del Medagliere, quello che conta ed emerge con chiarezza dagli atleti impegnati nei Giochi Olimpici è “il vostro impegno, la solidarietà tra di voi, che è evidente ed è un valore di grande importanza per la serenità dell’impegno, la lealtà sportiva, il rispetto nei confronti dei competitori, dei cosiddetti avversari, che sono poi dei competitori che contribuiscono alla volontà di superare i propri limiti, di aggiungere sempre nuovi traguardi”. Mattarella ha spiegato agli atleti olimpici e paralimpici che questo apporto, che si snoda attraverso “lealtà, solidarietà e rispetto degli altri, sarà la vostra e anche la nostra prima vittoria”. Al di là del bottino di medaglie, “sarà importante il comportamento che terrete, che sarà quello che onorerà l’Italia”. 

 

E ancora: “L’Assemblea delle Nazioni Unite ha chiesto una Tregua Olimpica, sulla moda di quanto avveniva nell’antica Grecia. Non so se avverrà, perchè questa richiesta si scontra con la ottusità di chi scatena guerre, però il messaggio che voi lancerete, con i colleghi e le colleghe degli altri Paesi – ha ricordato il Capo dello Stato – è un messaggio di convivenza, amicizia e collaborazione altrettanto importante”. 

 

Malagò, “la forza dello sport italiano è la multidisciplinarietà”

 

“La medaglia più bella è il suo affetto e la sua presenza, la sua vicinanza – ha detto Malagò al Capo dello Stato -. Abbiamo visto in questi due giorni con quanta passione e competenza segue il nostro sport e siamo felici di sapere che verrà alla cerimonia di apertura dei Giochi di Parigi”. Malagò ha fatto il punto sulla situazione dello sport nel nostro Paese, il giorno dopo aver conseguito un incredibile successo agli Europei di atletica di Roma dove l’Italia ha vinto 24 medaglie di cui 11 d’oro. “Lo sport è la rappresentazione dell’Italia, siamo multidisciplinari – ha spiegato il presidente del Coni – per alcuni è una debolezza, ma io sostengo il contrario e ora questa presunta debolezza è diventata la nostra forza. Bisogna dedicarsi anche a sport che non hanno tradizione ma che se vengono sostenuti con politiche giuste e innovative ti portano a ottenere risultati buoni. Che magari compensano risultati meno buoni in sport più tradizionali. Alla base del tutto ci sono le associazioni dilettantistiche – ha aggiunto – un sistema di cooperazione degli organismi sportivi con Coni”.

“Abbiamo creato una nazione i cui risultati negli ultimi anni sono stati copiati – ha ricordato Malagò – a Tokyo abbiamo fatto un record. Andiamo a Parigi per battere questo record. Dobbiamo ancora completare la delegazione italiana in partenza, ma ci siamo messi in condizione di essere ottimisti. Vogliamo rimanere saldamente nella top-10 mondiale in terra di Francia sarà una sfida durissima, ma abbiamo l’opportunità di rimanere la prima nazione in Europa per medaglie vinte, reiterate nei tre anni successi a Tokyo”. 

 

Abodi, “a Parigi un’edizione in cui ritorna l’abbraccio del pubblico”

 

“E’ un’edizione dei Giochi che torna all’abbraccio, alla presenza del pubblico. Abbiamo quasi dimenticato cosa è successo alcuni anni fa ma deve restare nei nostri cuori come monito. E’ la prima edizione dopo l’ingresso dello sport in Costituzione – ha dichiarato il ministro dello Sport e i giovani Andrea Abodi -. Il motto, olimpico nel suo quarto elemento, ‘communiter’, lavorare insieme, dell’essere comunità facendo prevalere il bene e gli interessi comuni. Lo sport lo dimostra ogni giorno e lo ha dimostrato nei giorni scorsi. Ci siamo addormentati con squadre che si abbracciano. Con la 4×100 che è il simbolo dello sport stesso”. 

 

Tamberi, “noi i portabandiera della nazione più unita al mondo”

 

“Ci tengo a ringraziare il Presidente per essere stato presente in questi ultimi due giorni degli Europei e gioire con noi. Siamo giunti a 11 ori, a un solo oro dal record assoluto di qualsiasi nazione agli Europei. Ho tremato quando ho saltato, ma sapevo che non potevo non tornare a casa con la medaglia d’oro. Noi atleti siamo ambasciatori dell’Italia, che fanno di tutto per portare il nome dell’Italia. Sogno di portare con al mio fianco Arianna Errigo la bandiera della nazione più unita al mondo”. Così Gianmarco ‘Gimbo’ Tamberi durante la cerimonia di consegna del Tricolore da parte del Presidente Mattarella. “Ricevere da lei il tricolore italiano è un onore che non avrei mai immaginato di avere da alfiere di questa nazionale le do la mia parola che faremo di tutto per rendere lei e l’intera Italia orgogliosi, mai ci arrenderemo per la fatica, mai ci faremo schiacciare dalla paura di non essere all’altezza, mai faremo un passo indietro. L’azzurro rappresenta le nostre radici e la nostra storia – ha aggiunto Tamberi – e siamo consapevoli che ogni singolo successo potrà portare felicità nelle case dei nostri connazionali”. Infine una dedica: “Voglio ringraziare la mia amatissima moglie che mi è stata al fianco per 15 anni e mi hanno fatto diventare una persona migliore. Senza di lei non sarei mai stato all’altezza di questo ruolo”. 

 

 

AGI – Festa grande ai Giardini del Quirinale dove il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato e incoraggiato la squadra italiana olimpica in partenza per i Giochi Parigi 2024 nell’ambito della cerimonia di consegna del Tricolore agli alfieri azzurri Gianmarco Tamberi e Arianna Errigo, ufficialmente designati quali portabandiera dell’Italia Team per le Olimpiadi di Parigi 2024, e agli atleti Luca Mazzone e Ambra Sabatini, quali portabandiera dell’Italia alle Paralimpiadi di Parigi 2024. Oltre 200 gli atleti presenti: in prima fila Marcell Jacobs e Filippo Tortu, e poi tecnici e dirigenti, guidati dal Presidente del Coni, Giovanni Malagò, e dal presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli. 
 

“Per me è il terzo incontro in preparazione delle olimpiadi e paralimpiadi e si rinnoveranno per quelle del 2026 – ha detto Mattarella -. Ma questa cerimonia non è mai ripetitiva perchè nuove sono le condizioni, l’impegno degli atleti. Ad Arianna Errigo faccio i complimenti per la sua capacità eccellente di far fronte a due impegni diversi, di mamma e di campionessa. Dimostrazione straordinaria. A Tamberi dico che più ci penso alla serata dell’altro ieri più nutro il dubbio che lui abbia voluto mettere in campo un thriller stile Hitchcock con due nulli a 2,29 per poi saltare tranquillamente 2,37. Così anche Larissa Iapichino ieri sera. Ieri ho commesso un’infrazione al protocollo – ha rivelato il Capo dello Stato – recandomi di nuovo allo stadio per gli Europei ma ne valeva la pena, per quella straordinaria staffetta e per tutte le altre medaglie”.
 

 
Ma oltre ai successi del Medagliere, quello che conta ed emerge con chiarezza dagli atleti impegnati nei Giochi Olimpici è “il vostro impegno, la solidarietà tra di voi, che è evidente ed è un valore di grande importanza per la serenità dell’impegno, la lealtà sportiva, il rispetto nei confronti dei competitori, dei cosiddetti avversari, che sono poi dei competitori che contribuiscono alla volontà di superare i propri limiti, di aggiungere sempre nuovi traguardi”. Mattarella ha spiegato agli atleti olimpici e paralimpici che questo apporto, che si snoda attraverso “lealtà, solidarietà e rispetto degli altri, sarà la vostra e anche la nostra prima vittoria”. Al di là del bottino di medaglie, “sarà importante il comportamento che terrete, che sarà quello che onorerà l’Italia”. 
 
E ancora: “L’Assemblea delle Nazioni Unite ha chiesto una Tregua Olimpica, sulla moda di quanto avveniva nell’antica Grecia. Non so se avverrà, perchè questa richiesta si scontra con la ottusità di chi scatena guerre, però il messaggio che voi lancerete, con i colleghi e le colleghe degli altri Paesi – ha ricordato il Capo dello Stato – è un messaggio di convivenza, amicizia e collaborazione altrettanto importante”. 
 
Malagò, “la forza dello sport italiano è la multidisciplinarietà”
 
“La medaglia più bella è il suo affetto e la sua presenza, la sua vicinanza – ha detto Malagò al Capo dello Stato -. Abbiamo visto in questi due giorni con quanta passione e competenza segue il nostro sport e siamo felici di sapere che verrà alla cerimonia di apertura dei Giochi di Parigi”. Malagò ha fatto il punto sulla situazione dello sport nel nostro Paese, il giorno dopo aver conseguito un incredibile successo agli Europei di atletica di Roma dove l’Italia ha vinto 24 medaglie di cui 11 d’oro. “Lo sport è la rappresentazione dell’Italia, siamo multidisciplinari – ha spiegato il presidente del Coni – per alcuni è una debolezza, ma io sostengo il contrario e ora questa presunta debolezza è diventata la nostra forza. Bisogna dedicarsi anche a sport che non hanno tradizione ma che se vengono sostenuti con politiche giuste e innovative ti portano a ottenere risultati buoni. Che magari compensano risultati meno buoni in sport più tradizionali. Alla base del tutto ci sono le associazioni dilettantistiche – ha aggiunto – un sistema di cooperazione degli organismi sportivi con Coni”.

“Abbiamo creato una nazione i cui risultati negli ultimi anni sono stati copiati – ha ricordato Malagò – a Tokyo abbiamo fatto un record. Andiamo a Parigi per battere questo record. Dobbiamo ancora completare la delegazione italiana in partenza, ma ci siamo messi in condizione di essere ottimisti. Vogliamo rimanere saldamente nella top-10 mondiale in terra di Francia sarà una sfida durissima, ma abbiamo l’opportunità di rimanere la prima nazione in Europa per medaglie vinte, reiterate nei tre anni successi a Tokyo”. 
 
Abodi, “a Parigi un’edizione in cui ritorna l’abbraccio del pubblico”
 
“E’ un’edizione dei Giochi che torna all’abbraccio, alla presenza del pubblico. Abbiamo quasi dimenticato cosa è successo alcuni anni fa ma deve restare nei nostri cuori come monito. E’ la prima edizione dopo l’ingresso dello sport in Costituzione – ha dichiarato il ministro dello Sport e i giovani Andrea Abodi -. Il motto, olimpico nel suo quarto elemento, ‘communiter’, lavorare insieme, dell’essere comunità facendo prevalere il bene e gli interessi comuni. Lo sport lo dimostra ogni giorno e lo ha dimostrato nei giorni scorsi. Ci siamo addormentati con squadre che si abbracciano. Con la 4×100 che è il simbolo dello sport stesso”. 
 
Tamberi, “noi i portabandiera della nazione più unita al mondo”
 
“Ci tengo a ringraziare il Presidente per essere stato presente in questi ultimi due giorni degli Europei e gioire con noi. Siamo giunti a 11 ori, a un solo oro dal record assoluto di qualsiasi nazione agli Europei. Ho tremato quando ho saltato, ma sapevo che non potevo non tornare a casa con la medaglia d’oro. Noi atleti siamo ambasciatori dell’Italia, che fanno di tutto per portare il nome dell’Italia. Sogno di portare con al mio fianco Arianna Errigo la bandiera della nazione più unita al mondo”. Così Gianmarco ‘Gimbo’ Tamberi durante la cerimonia di consegna del Tricolore da parte del Presidente Mattarella. “Ricevere da lei il tricolore italiano è un onore che non avrei mai immaginato di avere da alfiere di questa nazionale le do la mia parola che faremo di tutto per rendere lei e l’intera Italia orgogliosi, mai ci arrenderemo per la fatica, mai ci faremo schiacciare dalla paura di non essere all’altezza, mai faremo un passo indietro. L’azzurro rappresenta le nostre radici e la nostra storia – ha aggiunto Tamberi – e siamo consapevoli che ogni singolo successo potrà portare felicità nelle case dei nostri connazionali”. Infine una dedica: “Voglio ringraziare la mia amatissima moglie che mi è stata al fianco per 15 anni e mi hanno fatto diventare una persona migliore. Senza di lei non sarei mai stato all’altezza di questo ruolo”. 
 
 

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