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Da Serra a Ferrero, chi finanzia il nuovo partito di Renzi – Il Sole 24 ORE

Set 18, 2019

dote da 2,7 milioni di euro

Per i nuovi gruppi parlamentari l’ex premier potrebbe incassare 2,2 milioni di euro (sottraendoli al Pd). I comitati di azione civile hanno finora raccolto 510mila euro. Il precedente di Open: contributi per 6,7 milioni di euro

di Riccardo Ferrazza

18 settembre 2019


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2′ di lettura

Ormai della nuova creatura di Matteo Renzi si sa quasi tutto: si chiamerà «Italia viva», avrà 40parlamentari (25 deputati e 15 senatori) e continuerà a sostenere il governo di Giuseppe Conte. D a aggiungere, però, che per la sua attività, il movimento dell’ex premier potrà contare su una dote finanziaria di circa 2,7 milioni di euro, tra i contributi di Camera e Senato assicureranno ai gruppi parlamentari (2,2 milioni) e donazioni finora ricevute dai Comitati di azione civile (mezzo milione), il “motore” renziano erede di Open, la fondazione che ha accompagnato l’ascesa politica di Renzi (dalla “rottamazione” a Palazzo Chigi) raccogliendo in cinque anni ben 6,7 milioni di euro. Tra i sostenitori dei Comitati Daniele Ferrero (Venchi), Davide Serra e Lupo Rattazzi.

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Il contributo del Parlamento

Con la costituzione di propri gruppi con parlamentari fuoriusciti dal Pd, il partito dell’ex presidente del Consiglio avrà diritto alla propria quota di contributo sottraendo risorse ai democratici. Nel Bilancio previsionale della Camera per il 2019 è indicato la somma complessiva di 30,97 milioni di euro, vale a dire 49.158 euro per ciascuno dei 630 deputati. Se i “renziani” di Montecitorio fossero alla fine 25, come assicura l’ex sindaco di Firenze, il gruppo avrebbe diritto a incassare 1,23 milioni di euro. Identico calcolo varrebbe per il Senato, dove però non è affatto scontato che Renzi riesca a formare propri gruppi: a impedirlo è il nuovo regolamento che vieta la nascita di componenti per partiti che non si sono presentati alle elezioni. Nel 2018 il trasferimento ai gruppi di Palazzo Madama è stato di 22,07 milioni di euro (68mila euro per ogni senatore): i 15 senatori renziani (che siederebbero nel gruppo Misto) riceverebbero contributi per un milione di euro.

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