Non sappiamo se Sapphire, con le nuove Pulse Radeon RX 550 2GD5 e Pulse Radeon RX 550 4GD5 (rintracciabili sul proprio sito), abbia voluto in qualche modo ingannare i miner e favorire i videogiocatori, ma di fatto queste schede integrano una GPU con 640 stream processor anziché 512.

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Sapphire non ha fornito molti dettagli, ma sappiamo che la Radeon RX 550 è l’unica scheda desktop basata su GPU Polaris 12. Recensendo il modello standard con 512 SP, scrivevamo che “nella sua interezza Polaris 12 offre 10 Compute Unit organizzate in due Shader Engine capaci di gestire due triangoli per ciclo di clock, come Polaris 11 ma con meno CU per Shader Engine. La Radeon RX 550, in particolare, usa un’implementazione con 8 delle 10 Compute Unit abilitate, per un totale di 512 stream processor e 32 texture unit”.

Possiamo quindi supporre che la GPU a bordo dei nuovi modelli sia sempre Polaris 12, stavolta nella sua forma completa, anche se in rete si specula sull’uso di Polaris 21 (revisione di Polaris 11) a bordo della RX 560, in una forma castrata. Al momento sia una che l’altra sono ipotesi, quindi prendetele con le pinze.

Qualunque sia la GPU, Sapphire indica una frequenza di boost fino a 1071 MHz. Il bus di memoria è a 128 bit e la memoria, sia nel modello da 2 GB che da 4 GB, è formata da chip GDDR5 a 6 GHz, mentre la RX 550 tradizionale ha memoria a 7 GHz e una GPU a frequenza leggermente più alta.

Le due schede hanno dimensioni di 15,8 x 11,2 x 2,8 cm e offrono una DVI-D, una HDMI 2.0 e una DisplayPort 1.4. Il sistema di raffreddamento è semplice, con una singola ventola e un radiatore in alluminio. Al momento non è noto se vedremo questo schede video anche in Italia e a che prezzi, mentre i modelli con 512 stream processor sono già sul mercato da tempo.

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