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Da lunedì 15 via libera a teatri, cinema e discoteche. Riaprono anche i centri estivi per bambini. Ecco tutte le regole

Giu 10, 2020

E’ l’ultimo step delle riaperture. Che lascia fuori ancora la scuola, i grandi eventi ma anche la giustizia.

Da lunedì prossimo ( a meno che i dati aggiornati del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità non consiglino lo stop, ma fino ad ora la curva discendente è incoraggiante) in Italia riapre praticamente tutto: dal 15 giugno i bambini entreranno nei centri estivi, si tornerà a cinema, teatro e negli spazi culturali per piccoli incontri, riprenderanno anche convegni e discoteche. Il tutto con nuove linee guida che sono state approvate ieri dalla Conferenza Stato Regioni e che verranno allegate al Dpcm che disciplina la Fase 3.

Cinema e teatri

Un massimo di duecento spettatori al chiuso, mille all’aperto e mascherine per il pubblico, per gli operatori che organizzano l’accesso del pubblico e per gli artisti. Sono le misure previste dal decreto governativo del 17 maggio per la ripresa da lunedì 15 giugno di sale teatrali, cinematografiche e da concerto. Questi, in sintesi, i 13 punti da seguire per la riapertura così come sono stati stabiliti dal decreto:

1) Mantenimento del distanziamento interpersonale, anche tra gli artisti.

2) Misurazione della temperatura corporea agli spettatori, agli artisti, alle maestranze e a ogni altro lavoratore nel luogo dove si tiene lo spettacolo, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore ai 37,5 gradi

3) Utilizzo obbligatorio di mascherine anche per gli spettatori.

4) Utilizzo di idonei dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori che operano in spazi condivisi e/o a contatto con il pubblico.

5) Garanzia di adeguata periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti chiusi e dei servizi igienici di tutti i luoghi interessati dall’evento, anche tra i diversi spettacoli svolti nella medesima giornata.

6) Adeguata aereazione naturale e ricambio d’aria e rispetto delle raccomandazioni concernenti sistemi di ventilazione e di condizionamento.

7) Ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani. In particolare, i sistemi devono essere disponibili accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento.

8) Divieto del consumo di cibo e bevande e della vendita al dettaglio di bevande e generi alimentari in occasione degli eventi e durante lo svolgimento degli spettacoli.

9) Utilizzo della segnaletica per far rispettare la distanza fisica di almeno un metro anche presso le biglietterie e gli sportelli informativi, nonché all’esterno dei luoghi dove si svolgono gli spettacoli.

10) Regolamentazione dell’utilizzo dei servizi igienici in maniera tale da prevedere sempre il distanziamento sociale nell’accesso.

11) Limitazione dell’utilizzo di pagamenti in contanti, ove possibile.

12) Vendita dei biglietti e controllo dell’accesso, ove possibile, con modalità telematiche, anche al fine di evitare aggregazioni presso le biglietterie e gli spazi di accesso alle strutture.

13) Comunicazione agli utenti, anche tramite l’utilizzo di video, delle misure di sicurezza e di prevenzione del rischio da seguire nei luoghi dove si svolge lo spettacolo.

Da lunedì ripartono anche i centri estivi per i bambini con almeno tre anni. I centri dovranno riaprire in sicurezza e tutte le attività si dovranno svolgere in presenza degli operatori, nelle sedi che sono quelle dei servizi educativi per l’infanzia e nelle scuole. Per accedere a questi spazi bisognerà seguire una serie di regole e permettere le iscrizioni dando dei criteri di priorità d’accesso: deve essere avvantaggiato chi ha più bisogno.

Gli ingressi nei centri devono essere scaglionati per evitare gli affollamenti, magari con accessi ogni cinque o dieci minuti, verificando inoltre la temperatura dei bambini.

All’interno dei centri ci si dovrà lavare spesso le mani, si dovrà rispettare la distanza di un metro, non ci si dovrà toccare il viso. Si suggerisce, dove possibile, di sfruttare sempre gli spazi aperti. Rimane, comunque, la necessità di indossare le mascherine in alcuni casi.

I bambini verranno suddivisi in piccoli gruppi, diversificati per fasce d’età. In base all’età dei bimbi, poi, si formeranno i gruppi, con un rapporto minimo tra operatori e bambini da rispettare. Per chi ha tra 3 e 5 anni, il rapporto deve essere di un adulto (quindi un operatore) ogni cinque bambini. Da 6 a 11 anni, il rapporto diventa di un bambino ogni sette operatori. Infine, per gli adolescenti da 12 a 17 anni il rapporto sarà di un ragazzo ogni dieci operatori.

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