ROMA – Ha violato i doveri di correttezza ed equilibrio, tenendo “un comportamento gravemente scorretto” nei confronti di quei colleghi che avevano presentato domanda per il posto di capo della procura di Roma, in quanto “discuteva della strategia da seguire ai fini della nomina oltre che con alcuni componenti del Csm anche con il deputato Luca Lotti”, per il quale la procura ha chiesto il rinvio a giudizio per il caso Consip. È un passo dell’atto con il pg della Cassazione Riccardo Fuzio ha comunicato al pm di Roma Luca Palamara (indagato a Perugia per corruzione) l’avvio dell’azione disciplinare.
Al centro della vicenda l’incontro notturno del 9 maggio scorso tra Palamara, cinque togati del Csm, Lotti e l’altro deputato Pd Cosimo Ferri, dove “sono state delineate ed approfondite – si legge nell’atto del pg – le eventuali ragioni ostative alla nomina di alcuni dei candidati, asseritamente derivanti da un processo concernente Viola (attuale pg di appello a Firenze, uscito dalla commissione per gli incarichi direttivi con 4 voti, ndr) in corso a Caltanissetta.
Inoltre, “erano delineate e affrontate, anche al fine di una loro enfatizzazione, vicende che concernerebbero” Giuseppe Creazzo (procuratore di Firenze, votato da un solo consigliere al pari del terzo candidato, Francesco Lo Voi, capo della procura di Palermo, ndr), “ipoteticamente ostative alla designazione “. Nel corso di queste conversazioni, “era altresì prefigurata una strategia di danneggiamento di Creazzo”. E ancora: “Con comportamento gravemente scorretto nei confronti dei magistrati partecipanti al citato concorso, nel corso dell’incontro del 9 maggio scorso, erano anche prefigurate strategie volte a ottenere che il profilo professionale del candidato sostenuto dai consiglieri presenti alla riunione fosse, ai fini della nomina stessa, il migliore possibile”.
Palamara, nella riunione notturna, discusse poi con Lotti “delle possibili strategie di discredito” di Paolo Ielo, procuratore aggiunto a Roma nonché coordinatore del procedimento Consip che vede lo stesso deputato Pd a rischio processo.