• 6 Dicembre 2025 18:48

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Cristiano Ronaldo ha perso il conto delle supercar in garage

Nov 12, 2025

Più che un campione, un culto. A quasi quarant’anni, quando la maggior parte dei colleghi si è già ritirata, Cristiano Ronaldo continua a giocare e ammattire le difese avversarie. Goal su goal, giocata dopo giocata, è diventato un modello di ispirazione per le nuove generazioni, e anche il suo conto in banca, ormai, disputa un campionato a parte: circa 280 milioni di dollari l’anno ad Al Nassr, in Arabia Saudita. Con queste cifre, l’attaccante portoghese può permettersi praticamente qualunque cosa, anche dimenticare alcune delle auto in suo possesso.

Il lusso che non usa più

Di vetture ne ha una quarantina, tra Bugatti e Ferrari, ma da tempo non le guida. Oggi si fa portare, come un passeggero della propria vita. In un’intervista con Piers Morgan, apparsa sui rispettivi canali YouTube, il portoghese ha ammesso di non sapere nemmeno quante auto possiede.

“Non lo so… 41, 40, forse. Non guido da mesi. Ieri sono tornato a casa con una BMW nuova, ma in Arabia non ho toccato il volante da sei mesi”

Quasi surreale se pensiamo al fatto che Cristiano Ronaldo è stato per anni l’immagine del lusso automobilistico. Dalla Lamborghini Urus color argento al SUV più costoso del mondo, la sua collezione è diventata parte della leggenda. Eppure, oggi, il calciatore preferisce la comodità di essere trasportato:

“La mia vita è troppo piena di impegni, troppi spostamenti, troppe cose da gestire. Essere accompagnato mi toglie un peso”

Molte delle sue meraviglie a quattro ruote, ha aggiunto, sono ormai investimenti:

“Sono come opere d’arte. Non le uso, le tengo”

La verità? Con allenamenti, voli, eventi e tutto il resto, mettersi al volante non ha più senso e ciò che in passato costituiva un piacere oggi è un peso. È sempre circondato da assistenti e sicurezza, al punto che anche un gesto banale come andare in aeroporto, per lui, è fuori discussione.

Perché CR7 viaggia solo in jet privato

Ed ecco entrare in scena un altro simbolo della sua vita fuori scala: il jet privato, sul quale il cinque volte Pallone d’Oro è altrettanto diretto:

“L’ho comprato perché ne ho bisogno. Non sono una persona normale, non posso stare in aeroporto. Lo uso per quello”

Parole forse arroganti, in apparenza, ma logiche. D’altronde, pensare a Ronaldo fermo in fila al controllo passaporti fa quasi ridere: a ogni passo una folla di fan lo travolgerebbe.

Qualcuno lo potrà definire il prezzo della fama, tuttavia, nella prospettiva di CR7, certe attività, tipo mettersi al volante di una supercar fiammante hanno perso il fascino di una volta. Con l’eccesso ormai diventato parte integrante della vita quotidiana da diversi anni, l’uomo sembra quasi giunto a un punto di saturazione e lo usa come semplice strumento. Anche se gioca in un campionato secondario, guadagna più di chiunque altro e quando apre bocca ostenta la stessa sicurezza dei giorni d’oro.

Mentre le sue supercar dormono nei garage, e il jet è pronto a scarrozzarlo ovunque egli voglia, l’asso lusitano si gode gli affetti, Georgina e i cinque figli su tutti.

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