• 14 Dicembre 2025 20:15

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Crisi nera per l’iconico brand auto, allarme sui posti di lavoro: si rischiano parecchi tagli

Dic 14, 2025

Il settore delle quattro ruote in Europa sta attraversando una fase difficile e anche un brand iconico come Porsche deve fare i conti con la dura realtà del mercato. La Casa tedesca, parte del Gruppo Volkswagen, non se la passa bene e potrebbe essere costretta a tagliare migliaia di posti di lavoro. Come riportato da Auto Motor und Sport, il futuro di Porsche è legato a un programma di riduzione dei costi operativi.

Questo programma, in particolare, potrebbe avere un impatto sia sulla gamma di veicoli che sulla forza lavoro che, in questi anni, ha dato un contributo molto importante alla crescita del brand su scala globale. La situazione è in divenire e andrà monitorata con attenzione ma le difficoltà di Porsche possono essere viste come un vero e proprio simbolo del momento dell’intera industria europea e, in particolare, dell’attuale stato della produzione automotive in Germania. Andiamo a fare il punto su questa delicata situazione.

Cosa sta succedendo

Stando alle prime informazioni disponibili, le difficoltà della Casa tedesca potrebbero tradursi in un massiccio programma di tagli e, in particolare, in un intervento mirato a ridurre la forza lavoro in Germania. L’azienda impiega oggi 23.000 persone tra lo stabilimento produttivo di Stoccarda-Zuffenhausen e altre sedi di sviluppo, produzione e amministrazione. Per ridurre i costi, però, potrebbe arrivare un taglio di 5.500 posti di lavoro, con una riduzione drastica che andrebbe a impattare in modo significativo sulle attività di Porsche nel Paese. Ricordiamo che l’azienda ha da poco annunciato una frenata sull’elettrico con anche il ritorno della Macan con motore termico per tentare di riorganizzare la gamma. La gamma a zero emissioni non viene, però, abbandonata come confermato dalla nuova Cayenne elettrica.

Produzione verso l’estero?

Uno degli scenari futuri per Porsche potrebbe essere il trasferimento delle attività produttive in altri Paesi, con l’obiettivo di ridurre in modo significativo i costi operativi. Si tratta di una delle misure principali con cui l’azienda vuole contenere le spese e mettere in ordine i conti. In arrivo, inoltre, ci sarebbero anche interventi per esternalizzare i servizi oltre a un taglio dei bonus che in passato hanno contribuito a far incrementare in modo significativo le retribuzioni dei lavoratori (grazie agli ottimi risultati di Porsche su scala globale). Sempre con l’obiettivo di contenere i costi, inoltre, l’azienda potrebbe ridurre (o addirittura bloccare) le assunzioni, rinunciando a formare nuovi addetti.

Queste misure sono, al momento, solo una bozza di quelle che potrebbero essere le scelte per il futuro di Porsche. Attualmente, infatti, l’azienda sta negoziando una soluzione con i sindacati tedeschi ma le trattative sono ancora lontane dal trovare un accordo. Secondo quanto rivelato dal presidente del comitato aziendale, Ibrahim Aslan, sono a rischio fino a un quarto dei posti di lavoro in Germania.

Le discussioni con i sindacati continueranno anche se, per il momento, non è ancora stato definito un calendario preciso per i prossimi incontri. Di certo, il momento di Porsche non è positivo e l’azienda cercherà (anche con misure drastiche) di mettere in ordine i conti nel minor tempo possibile. Un impatto su questa situazione potrebbero averlo avuto il programma di elettrificazione e gli obiettivi fissati in passato e non ancora raggiunti, nonostante i tanti investimenti previsti.

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