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Crisi, mafia, dissesto: ogni due giorni commissariato un comune

Mar 21, 2018

Il voto amministrativo di primavera traina la crisi politica nei Comuni. Tanto che dall’inizio dell’anno sulle 39 amministrazioni che si sono sciolte prima della scadenza “naturale” 34 lo hanno fatto per dimissioni del sindaco o della maggioranza dei consiglieri oppure per l’approvazione di una mozione di sfiducia. Ma se la prospettiva delle urne ha impresso a inizio 2018 un’accelerazione alla fine anticipata delle consiliature dal 2013 a oggi i governi locali vanno a casa prima del tempo con un ritmo di uno ogni due giorni: in tutto 842 in media 160 all’anno, e a pesare non sono solo le geometrie variabili dei partiti.

Dopo lo scioglimento arriva il commissario

La fine anticipata della consiliatura decisa dal governo sul proposta del ministro dell’Interno. Con il decreto di scioglimento nominato un commissario per portare il Comune a nuove elezioni. Se due volte su tre lo scioglimento ha ragioni politiche, tra le altre cause di conclusione anticipata c’ anche lo scioglimento per infiltrazioni mafiose, il dissesto finanziario o la mancata approvazione del bilancio nei tempi fissati dalla legge.

Dalle infiltrazioni mafiose al dissesto finanziario, perch il Comune viene sciolto in anticipo

La piaga criminalit organizzata e il nodo conti

Nel 2017 il governo ha commissariato 14 enti per l’influenza della criminalit organizzata, un record negli ultimi 5 anni. E quest’anno sono gi 2, l’ultimo caso quello di Mattinata (Foggia) la scorsa settimana. Ma ad aumentare negli ultimi anni anche i casi di scioglimento anticipato per mancata approvazione del bilancio o per dissesto. Un riflesso della stretta sui conti dei comuni che ha contrassegnato le politiche di finanza pubblica: 44 le amministrazioni commissariate di cui solo 15 nel 2017.

Le maggioranze al capolinea e gli effetti della Severino

La principale causa di fine consiliatura anticipata (582 su 842) restano comunque le dimissioni del sindaco o della maggioranza dei consiglieri (o gli effetti, come detto, di una mozione di sfiducia), sia per motivi politici sia perch il primo cittadino si candida ad altre cariche in Regione o in Parlamento.

A partire dal 2013 sulla sopravvivenza in carica dei sindaci pende per un’altra incognita: la legge Severino, che costata l’espulsione dal Senato a Silvio Berlusconi, stabilisce l’incandibilit a primo cittadino dei condannati definitivamente per reati gravi e contro la pubblica amministrazione. Una “tagliola” che i ha coinvolto finora sette amministrazioni.

I COMUNI COMMISSARIATI

Il trend dal 2013 a oggi delle amministrazioni che hanno concluso in anticipo la consiliatura – In dettaglio le cause dello scioglimento (Fonte: elaborazione Sole24Ore)

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