L’ora della verità si avvicina. Domani e martedì Giuseppe Conte andrà alla Camera e al Senato a chiedere la fiducia in un clima di incertezza sul suo futuro. Avrà o non avrà i numeri per andare avanti? Troverà appoggi, soprattutto al Senato, per dire che ha politicamente il sostegno delle Camere? Le riunioni intanto si susseguono. Oggi è toccato alla direzione del Pd, i parlamentari di Italia viva si vedranno in serata. Nel pomeriggio ci sarà comunque un vertice di maggioranza a cui parteciperanno i capigruppo dei partiti di maggioranza e il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà. Per ora sia Cinquestelle che Pd sembrano intenzionati ad andare avanti senza provare a recuperare i renziani. Mentre il premier Conte prepara il discorso da pronunciare in aula.
Italia viva: un altro deputato, Rostan, vota la fiducia
Altra defezione per Italia viva alla Camera sul voto di fiducia a Giuseppe Conte. Dopo Vito De Filippo, tornato al Pd, anche Michela Rostan annuncia che voterà favore del governo. “Ho deciso di votare la fiducia al governo Conte – dice Rostan – lo faccio perchè tra la critica al governo e la crisi di governo c’è una grande differenza, e la differenza si chiama politica, cioè ricerca delle soluzioni, tentativo di intesa. Era giusto – dice Rostan – incalzare il governo nei suoi punti deboli. Ma la crisi, no. Ritirare i ministri, quindi ritirare la fiducia al governo e aprire una crisi al buio, in un momento storico come questo, appare una scelta troppo severa e troppo precipitosa”.
Renzi: “Il mio obiettivo non è mai stato cacciare Conte. Sono un patriota, ma la fiducia non la voto”
Il leader di Italia Viva torna ad avvertire il governo: non avrà la maggioranza assolutata in Senato. “Noi non abbiamo mai pensato che l’obiettivo fosse cacciare Conte. Leggo ricostruzioni secondo cui ‘Renzi ha un problema di relazioni con Conte’. C’era un modo per cacciarlo, non dare la fiducia al Conte bis e andare al voto. Ma non mi pento di aver mandato a casa Salvini”. Matteo Renzi si presenta davanti le telecamere di “Mezzo’ora in più” per rispondere alle domande di Lucia Annunziata e nega che esista solo un problema personale fra lui e il presidente del Consiglio. “Il tentativo di buttare la crisi di governo su di me, sui miei rapporti con il Pd, con Conte, sta diventando, francamente, imbarazzante. Abbiamo detto di cambiare delle cose sul governo, non su Conte o il Pd”, dice. Renzi risponde anche su come voterà in Parlamento e ripete: “No, non ho veti contro nessuno, non mi permetto. I veti li do sulle cose”. Ma alla fine ammette: “La fiducia non gliela votiamo. Abbiamo dato disponibilità a votare il dl ristori e lo scostamento”. E dice chiaramente: “Io sto dalla parte dell’Italia, sono un patriota. Ma se mi chiedete se faccio parte della maggioranza dico ‘non più'”. Alla fine Renzi azzarda anche un pronostico sul voto: “Il presidente del Consiglio ha detto che verrà in aula, si è detto ‘asfaltiamo Renzi’ perché ci sono i numeri per la maggioranza assoluta. Ma non penso che accadrà questo in Senato”.
Zingaretti: “Impossibile collaborare con la presunzione”
“Una cosa è rilanciare, rinnovare, cambiare, mettersi in discussione, altra cosa è distruggere, avere un approccio liquidatorio, aprire una crisi al buio che rappresenta l’opposto della volontà di migliorare l’azione di Governo. Se non si rispettano le opinioni degli altri, avendo la presunzione di tenere in considerazione solo le proprie, allora viene meno la fiducia e la possibilità di lavorare insieme”. Il segretario del Pd Nicola Zingaretti apre la riunione della Direzione ribadendo con un duro attacco a Matteo Renzi. E ribadisce che deve essere il Parlamento a decidere come procedere in in quella sede ognuno si deve assumere le proprie responsabilità. ” Abbiamo fatto di tutto in queste ultime settimane per scongiurare la crisi, ascoltando tutti e promuovendo una verifica e un rilancio dell’azione di governo”, dice il leader del Pd. Adesso,parlino senatori e deputati. Noi dice Zingaretti, sappiamo che “ci sono in Parlamento sensibilità democratiche, liberali, europeiste che possono unirsi e convergere con questo spirito, alla luce del sole e trasparente: vedremo quale sarà l’esito”.
Crisi di governo, Zingaretti lancia un appello ai costruttori: “Uniamoci per salvare l’Italia”
di Giovanna Vitale 17 Gennaio 2021


Di Maio: “Noi con Conte. È il momento di scegliere fra chi costruisce e chi distrugge”
Luigi Di Maio torna a fare sentire la sua voce in appoggio a Giuseppe Conte. Usando sempre Facebook, il ministro degli Esteri grillino dice: “È chiaro a tutti quello che sta accadendo in queste ore. Da un lato abbiamo un livello di contagi ancora preoccupante e l’urgenza di approvare un decreto ristori per aiutare famiglie, imprese e commercianti così da coprire i mancati introiti dell’ultimo anno. Dall’altro c’è chi, con scelte folli e gesti irresponsabili, ha intrappolato l’Italia in una crisi di governo”. Da questo di Maio trae questa conseguenza: “Lunedì e martedì, con la massima trasparenza e alla luce del sole, come governo, andremo in Parlamento. Deputati e senatori saranno chiamati a esprimersi sui propositi di questo governo e sul programma che illustrerà il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il M5s è unito e deciso a sostenerlo con tutte le sue forze. Ora è il momento di scegliere da che parte stare. Da un lato i costruttori, dall’altro i distruttori”.
Mastella: “Renzi non è un patriota. E io continuo a lavorare ai costruttori”
“Altro che patriota”. Clemente Mastella appare in tv a “In mezz’ora in più” subito dopo Matteo Renzi. E lo bccia come persona interessata alle sorti del paese, o come si è appena definito “patriota”. ” Si dice che Dio salva l’umanità nonostante le trasgressioni degli uomini perché ci sono almeno dieci persone che riscattano il genere umano. Ma Renzi non è tra quelle dieci persone”, dice Mastella. E spiega che ci ha ripensato, che l’annuncio di ieri di avere abbandonato il suo lavoro per costruire il gruppo dei “costruttori” era frutto della rabbia per lo scontro con Carlo Calenda. “Non ho gettato la spugna”, assicura il sindaco di Benevento. E per smentire scambi e offerte scherza dicendo: “La senatrice Lonardo, mia moglie fa il ministro della famiglia in casa nostra”. E alla fine dice polemico a Renzi: “Mi sono dimesso io, tu hai fatto dimettere gli altri. E non ho fatto cadere la legislatura, che cadde per Turigliatto e gli altri”. E poi c’è stato un nuovo scontro con Calenda.


Leu: “Renzi cinico e inaffidabile: impossibile dialogare”
Anche Leu, l’ala più a sinistra della maggioranza, boccia le mosse di Matteo Renzi e dichiara chiuso il rapporto con Italia viva. “Iv persiste nella sua tattica sempre più cinica. Dopo aver provocato la crisi nel momento peggiore per il Paese ora cerca di rientrare in gioco dicendo che si potrebbe risolvere la situazione in due ore, ovviamente piegandosi al ricatto. E’ solo un tentativo di addossare ad altri responsabilità che sono esclusivamente di Renzi”, dice la senatrice di Leu Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama. “È evidente che con chi ha scelto di mettere a rischio il futuro del Paese in questo modo non può esserci alcun dialogo”, conclude. Concorda il deputato di Leu Stefano Fassina. “È confortante la chiusura dei vertici del Pd e del M5S all’imbarazzante retromarcia di Italia Viva: travolgerebbe tutti, minerebbe la residua credibilità politica della classe dirigente delle forze di governo il teatrino del rientro di chi ha riportato soltanto pochi giorni fa l’Italia nel ridicolo”.
Calenda e +Europa: “Pronti a discutere con Zingaretti. Ma prima via Conte”
Carlo Calenda e Benedetto Della Vedova raccolgono l’appello europeista di Nicola Zingaretti,sono pronti a discutere. Ma prima vogliono che Giuseppe Conte esca di scena. Azione e +Europa hanno costituito gruppi comuni e al Senato hanno quattro senatori. Uno è Gregorio De Falco, ex M5s che si è detto disponibile a votare la fiducia. “‘L’appello a ‘democratici, liberali ed europeisti’ lanciato oggi da Zingaretti perché possano unirsi in vista del Recovery, del piano di vaccinazione e delle riforme sociali e del lavoro non ci lascia indifferenti”, dicono Calenda e Della Vedova. “Anzi, – dicono – ci trova attenti e corrisponde alla nostra idea di un governo riformatore ed europeista, che con una nuova leadership e una nuova maggioranza possa affrontare in modo adeguato i prossimi mesi”. Ma, – concludono – “siamo pronti a discutere di questo, ma certo non della prosecuzione di un esecutivo guidato da Conte, arrivato al capolinea. E come abbiamo chiarito, siamo indisponibili al poco responsabile tentativo di cercare ad ogni costo in Senato una compagine raccogliticcia per un esecutivo di minoranza, ancor più clamorosamente inadeguato alle scelte da brivido che aspettano chi governerà l’Italia nei prossimi mesi”.
Grillo posta una foto con Conte: “Io sto Con te”
Beppe Grillo, cofondatore del Movimento Cinque Stelle, pubblica il suo solto post domenicale sul suo blog, non parla della crisi di governo in corso, ma alla fine posta una foto che vale più di molte parole. Si vede uno scatto- anticipato sui social nelle ultime ore dal Garante del M5s – che vede Grillo cingere con un braccio le spalle del presidente del Consiglio, sovrastato dall’hashtag, a caratteri cubitali, #ConTe.


L’ex ministra renziana Bonetti: “Non siamo all’opposizione. Tutto da decidere”
“Italia Viva oggi non è all’opposizione e che starà all’opposizione è tutto da stabilire” Elena Bonetti, una delle due ministre renziane che dimettendosi hanno aperto la crisi di governo, lascia aperta una porta al dialogo “Intanto, – dice – bisognerà vedere se si arriverà ai numeri sufficienti martedì al Senato. Credo che il processo democratico stabilirà poi una proposta di Governo e su quella base, con chi la costruirà, si definirà una maggioranza e una opposizione”, In questo momento, assicura Bonetti, “Iv non si sta certo ponendo come forza di opposizione, stiamo invece di nuovo sollecitando una responsabilità ed è forse l’ultimo appello per l’Italia affinché chi ha responsabilità istituzionali e politiche si assuma la responsabilità di dare risposte ai cittadini. In gioco, c’è il futuro dell’Italia”.
Rosato, coordinatore di Italia Viva: “Se Conte vuole risolviamo tutto in due ore. Ma non accadrà”
“Conte se vuole risolvere la crisi lo fa in un pomeriggio. Se pensa di aver fatto tutto bene, andasse avanti. Se pensa che ci sono sue responsabilità che è pronto a mettere sul tavolo in una riunione con le forze politiche per la soluzione la crisi si risolve in due ore. Ma non succederà”. Ettore Rosato, coordinatore nazionale di Italia Viva, daglischermi di Sky Tg 24, lancia un appello al premier Giuseppe Conte per un incontro dell’ultimo minuto per trovare una soluzione all acrisi di governo. Ma nutre scetticismo sulle volonta di Palazzo Chigi di trattare e ricomporre la maggioranza nella sua composizione originale. Perchè dice, Il compito Conte “è di costruire un rapporto tra la maggioranza e il premier, un rapporto fiduciario. Fiducia che oggi non c’è più, perché il premier ha sciupato la fiducia che aveva, almeno con un pezzo della maggioranza.
La nostra. Tutto questo o lo risolve il premier in una maniera molto chiara, dicendo quale vuole essere il suo percorso per andare avanti nei prossimi anni, oppure è evidente che, per noi, questo governo è un’esperienza finita”.
Lonardo Mastella: “Voto la fiducia senza contropartite”
“Voglio dire, ancora una volta, rispetto alle malelingue mediatiche, ai bugiardi di mestiere, ai ventriloqui della malafede, che non ho aperto alcuna trattativa per avere qualcosa, nessun ministero, niente di niente. Voterò la fiducia perché ritengo, in coscienza, che l’apertura della crisi sia un atto ingeneroso verso le sofferenze che la nostra gente vive”. Sandra Lonardo, moglie di Clemente Mastella, conferma che al momento di voto di fiducia darà il suo appoggio a Giuseppe Conte. Anche dopo che il marito, arrabbiato per lo scontro con Carlo Calenda, ha abbandonato la costruzione del gruppo dei “costruttori”.
“Lo faccio – aggiunge – perché è giusto farlo, quasi per istinto, lo faccio, mentre, senza stile ed in modo provocatorio, le sezioni locali del Pd e di 5 Stelle hanno fatto ieri un’intesa per le prossime amministrative contro il sindaco di Benevento. Sono in tanti, quelli che, in questi anni, hanno voluto, a tutti i costi, creare una caricatura del nostro modo di essere, che, da qualche giorno, continuano, con insistenza e noia, a ritenere che io aspiri a qualcosa o abbia chiesto qualcosa”.