Che l’operazione costruttori fosse ad altissimo rischio Conte lo aveva capito prima di buttarsi in mare aperto, per aver ascoltato i moniti del presidente Mattarella. Eppure, se ha deciso di rischiare il tutto per tutto, perch pensava che l’onda del consenso, anche parlamentare, lo avrebbe spinto presto e bene a riva. Cos non stato e ora, assieme alla determinazione di andare avanti in fretta per il bene dell’Italia, Conte vede quella porta strettissima che Zingaretti gli aveva indicato alla vigilia. Con i ministri e i leader dei partiti Conte si mostrato determinato e convinto di farcela. Ha detto che i segnali positivi ci sono e se ci lavoriamo tutti l’alleanza si pu allargare. Ma poi ha voluto capire perch nel pallottoliere sono entrati pi ni che s e se la strategia debba essere aggiustata in corsa. I paletti di Conte non cambiano. Il primo che con Renzi non si torna. Il secondo che il premier, che si prepara al rimpastone, spera ancora di evitare il Conte ter, che teme come un campo minato. Per ora gli preme smentire di aver offerto ruoli e posti di governo, sia perch non nel suo stile, sia perch al momento sono indisponibili. E poich il messaggio rischia di scoraggiare i senatori tentati dai posti vacanti, fonti di governo assicurano che Agricoltura, Famiglia e delega ai servizi segreti saranno assegnati quando il gruppo nascer.