MILANO – Torna a crescere la produzione industriale. Dopo il risultato negativo di inizio anno il dato risale a febbraio 2017 e cresce dell’1% rispetto a gennaio 2017, secondo le statistiche Istat. Su base annua si registra un aumento è dell’1,9% nei dati corretti per gli effetti di calendario e un calo del 2% nei dati grezzi, a causa della differenza dei giorni lavorati, uno in meno. Sul mese risultano in espansione i beni strumentali (+2,9%) e i beni intermedi (+2,2%), diminuisce invece la produzione nell’energia (-6,2%) e nei beni di consumo.
Molto marcata la crescita nel settore auto. La produzione di autoveicoli è aumentata a febbraio dell’8,5% rispetto all’anno precedente. Nella media dei primi due mesi dell’anno la crescita è del 4,2%.
Buone notizie che si scontrano con le previsioni del centro studi di Confindustria, che prevede invece una nuova frenata della produzione industriale a marzo. Il Csc rileva un calo dello 0,4% in marzo su febbraio.
L’andamento dell’attività industriale negli ultimi due mesi – sis piega – risente negativamente del venir meno della spinta alla produzione di energia elettrica, che pesa l’8,3% sull’indice generale, che era stata data dalla minore produzione di fonte nucleare francese e che lo aveva sostenuto nella seconda metà del 2016; in febbraio la generazione di elettricità è arretrata del 7,1% su gennaio e in marzo tale andamento negativo dovrebbe essere proseguito.
Nel primo trimestre 2017 la produzione industriale è calata dello 0,6% congiunturale (dopo +1,0% nel quarto 2016). Il secondo trimestre eredita dal primo una variazione nulla. Gli indicatori qualitativi continuano a mostrare un’intonazione molto positiva, che si riflette solo parzialmente nei dati effettivi. Le indagini PMI Markit segnalano una tendenza favore-vole della produzione nei prossimi mesi: secondo i direttori degli acquisti gli ordini manifat-turieri sono cresciuti in marzo allo stesso ritmo di febbraio (componente a 56,2, valore massimo da dicembre 2015), sostenuti dalla domanda estera. Anche la fiducia delle impre-se manifatturiere rilevata dall’Istat offre indicazioni favorevoli.