• 29 Novembre 2024 18:30

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Covid, italiani bloccati in Brasile scrivono a Mattarella: “Fateci tornare in Italia”

Feb 7, 2021

ROMA – Millecinquecento italiani sono bloccati in Brasile per il Covid e scrivono al Capo dello Stato Sergio Mattarella per tornare a casa. Un gruppo di connazionali non riesce a rientrare a causa dall’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza del 16 gennaio scorso, rinnovata il 30 gennaio, che interrompe i collegamenti aerei dal Brasile in ottica di contenimento della pandemia.

“Il 15 gennaio scorso – scrive il rappresentante del gruppo, Sergio Velloso – molti italiani, 1.500 persone da quanto risulta da una mappa articolata effettuata dall’Ambasciata italiana in Brasilia, sono stati sorpresi dal blocco dei voli che arrivano dal Brasile a partire dal 16 gennaio, ovvero senza aver il tempo di programmarsi non sono previste eccezioni, dice il testo”

“L’ordinanza in questione va contro le linee guida dell’Unione Europea, viola la Costituzione italiana e l’articolo 13 dei diritti umani universali: ogni cittadino ha il diritto di ritornare al proprio paese. Purtroppo per gli italiani non si può fare una previsione di rientro, sono abbandonati in Brasile, senza assistenza, dato che l’ambasciata e i consolati dicono, quando rispondono, di non poter fare altro”, aggiunge. “Alcuni casi sono anche gravi – specifica Velloso nella lettera a Mattarella – bambini che rischiano di perdere l’anno scolastico, famiglie separate, persone affette da malattie che hanno bisogno di farmaci specifici e cure mediche, persone minacciate di essere licenziate se non tornano al lavoro. Lasciare queste persone, alcune in situazione di disagio, in un Paese ad alto rischio contagio è un abbandono crudele. In Brasile rischiano effettivamente di contagiarsi e poi di dover perire sotto la malasanità che aggrava le condizioni di questo Paese”.

In sostanza, vorrebbero che il ministro Speranza modificasse l’ordinanza che porta il suo nome per inserire l’eccezione per i cittadini italiani residenti in Italia e che ora si trovano in territorio brasiliano. “Poter rientrare a casa in sicurezza”, chiedono. “Con obbligo di tampone e quarantena, come hanno fatto gli altri stati europei con i propri cittadini”.

Alla redazione di Repubblica è arrivata una lettera di un uomo che si firma Denis Geuna e che racconta la sua situazione: “Dal 16 di gennaio sto provando a smuovere la situazione per aiutare la mia famiglia a rientrare dal Brasile. Il rientro era previsto il 24 di gennaio ma in seguito ai due decreti del ministro Speranza sono bloccati fino al 15 di febbraio. Mia moglie e i miei due figli di 5 anni sono con lei a San Paolo del Brasile. Si sono recati in una clinica per sottoporre mio figlio a una terapia legata alla sua disabilità ma non sono più potuti rientrare”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close