Limitazione degli spostamenti e, dunque, riduzione delle ore al volante: come sono cambiati gli automobilisti con lo scoppio della pandemia da Coronavirus? Secondo uno studio del ‘The Detroit Bureao’ le persone hanno peggiorato le proprie capacità di guida.
Tra gli effetti negativi dovuti alla comparsa del Covid-19 non c’è solo il drastico calo delle immatricolazioni registrato nel 2020. Il virus ha infatti mutato il nostro modo di interagire con i nostri veicoli. L’analisi sui comportamenti al volante post pandemici è stata svolta in occasione della Distracted Driving Awareness. David Timm, fondatore e CEO di Root Insurange, ha dichiarato: “Il Coronavirus ha costretto le persone a trascorrere molto tempo in ambienti virtuali. La maggior parte degli automobilisti trasporta così un atteggiamento distratto all’interno del proprio veicolo”.
A corredo dello studio vengono riportati dei dati. Nei 12 mesi passati, più di 42.000 statunitensi hanno perso la vita in un incidente stradale. Si tratta di una percentuale superiore dell’8% in confronto al 2019. Tali numeri non si verificavano da 13 anni negli USA. La segregazione domestica ha invece abbattuto del 13,2% il tempo trascorso in auto (dai 3,26 trilioni di miglia percorsi nel 2019 ai 2,83 trilioni nel 2020). Sono cifre, purtroppo, record per gli Stati Uniti. Sotto accusa anche l’uso smodato delle app del proprio smartphone negli abitacoli. Una cattiva abitudine da correggere visto la concomitante ricerca di vetture sempre più smart e connesse da parte dei clienti di tutto il mondo.
Dunque, l’escalation negativa non solo è dovuta a un utilizzo frequente dei dispositivi virtuali che riducono il tasso d’attenzione delle persone prima ancora di mettersi al volante. Anche il proseguimento delle attività ‘da remoto’ a bordo della vettura è tra le cause dei maggiori incidenti stradali verificatisi negli ultimi mesi, nonostante una riduzione del traffico dovuta all’emergenza sanitaria. Anzi, il lockdown ha sgomberato le strade portando alcuni a pigiare di più sul pedale dell’acceleratore. A New York c’è chi ha parlato persino di uno scenario fuori controllo, alla ‘Fast and Furious’.
Eppure il quadro in Italia è differente. Nel 2020 ACI e Istat hanno registrato un calo dei sinistri del 29,5% nei primi mesi del 2020, rispetto a quelli registrati nello stesso periodo nel nostro Paese nel 2019. Di conseguenza, i feriti sono scesi del 32%, mentre i morti del 26,3%.