Il Ministro Cingolani ha parlato dell’aumento ufficiale dei costi dell’energia in bolletta, stimato ad un +40%. Una bella stangata per i cittadini, che si traduce in un aumento dei costi dei rifornimenti delle auto a zero emissioni. Questo potrebbe quindi rallentarne la diffusione.
Il Ministro della Transizione Ecologica dichiara: “Lo scorso trimestre la bolletta elettrica è aumentata del 20%, il prossimo trimestre aumenta del 40%”. Non ci aspettavamo di sicuro cifre di questo tipo: “Succede perché il prezzo del gas a livello internazionale aumenta, e aumenta anche il prezzo della CO2 prodotta”. Praticamente, con i prezzi delle materie prime che salgono, anche i costi dei diritti per l’emissione di anidride carbonica aumentano, e sono pagati dalle stesse aziende energetiche e dalle società energivore europee, per compensare la CO2 che emettono. La spiegazione è breve e chiara: se loro pagano di più, siamo costretti anche noi a farlo.
È chiaro che in un momento difficile come questo, in cui la pandemia ci ha devastati, tanti hanno perso il lavoro, le attività hanno subito un calo del fatturato non indifferente a causa delle chiusure forzate e del lockdown, gli aumenti delle bollette dell’energia di sicuro sono una batosta che non meritavamo e che crea un malcontento generale.
Il Ministro ha assicurato che si farà di tutto per mitigare le conseguenze di questi aumenti a partire dal 1° ottobre. Come ha dichiarato: “Il Governo è fortemente impegnato per la mitigazione dei costi delle bollette dovuti a queste congiunture internazionali e per fare in modo che la transizione verso le energie più sostenibili sia rapida e non penalizzi le famiglie”.
L’aumento del 40% per l’energia elettrica è davvero troppo, in un momento in cui si era già parlato di un rincaro del 20% sul secondo trimestre, che però era stato contenuto al 9,9%. Il quadro generale è davvero complesso.
In questo scenario, non possiamo non parlare di emissioni e mobilità. E quindi del piano “Fit for 55” con cui la Commissione Europea ha deciso di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030. Per il trasporto e gli impianti di riscaldamento, tutti i consumatori dovranno acquistare i certificati. Ulteriore nota dolente di tutta questa situazione. Per non parlare delle auto elettriche, con il prezzo dell’energia che aumenta, ovviamente chi guida a zero emissioni dovrà pagare molto di più per il pieno della sua vettura, che ha comprato per risparmiare sui costi del carburante (oltre che per non inquinare).
E quindi, se le varie campagne e iniziative green, insieme ai nuovi incentivi auto, oggi spingono gli utenti a comprare macchine e scooter elettrici, è chiaro che i cittadini, con questa novità inaspettata, si sentano spaesati. Ancora non sappiamo come andrà a finire, ma di sicuro ci saranno soldi in più da spendere.