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Così la Lega cerca 900 milioni per il metrò «Lilla» a Monza

Nov 28, 2018

Milano in pressing sul governo per ottenere i finanziamenti necessari alla metro che unir Milano a Monza, una delle aree pi produttive d’Italia, dove vivono e si spostano quotidianamente 300mila cittadini.

Si tratta in realt del prolungamento della metro 5, gi realizzata nel capoluogo lombardo, e che secondo un progetto di qualche anno fa dovrebbe proseguire il suo percorso in Brianza, fino a Monza, passando per Cinisello Balsamo. Sulla carta una delle opere pubbliche principali previste in Italia. Peraltro sarebbe anche previsto lo sdoppiamento in direzione Bresso, Cusano Milanino e Cinisello Balsamo.

Finisce invece sempre pi nel cassetto la riapertura dei Navigli, di cui esistono due versioni, quella completa da 450 milioni, e quella “soft” pi turistica da 150 milioni. In realt, tra la possibilit di avere il prolungamento della metro 5, la candidatura di Milano e Cortina alle Olimpiadi invernali 2026 e il piano periferie previsto nel programma politico del sindaco Giuseppe Sala, l’iniziativa di dare nuova vita ai canali di Milano, raccontata con enfasi due anni fa, potrebbe per il momento essere accantonata. Se ne riparler con la prossima giunta.

Il finanziamento che non c’

Intorno a questi 13 chilometri di metropolitana e 11 fermate aggiuntive (di cui 5 a  Monza) ci sono per molte incertezze dal punto di vista finanziario. Il costo totale di 1,250 miliardi, di cui 900 teoricamente a carico dello Stato. Questo almeno chiedono le amministrazioni locali, che domani 29 novembre si riuniscono in un consiglio comunale congiunto a Monza.

Non a caso si svolger a Monza invece che a Milano: la giunta milanese di centrosinistra ritiene che vada rimarcato il fatto che la richiesta arriva anche dai comuni amministrati dal centrodestra, cos da inviare un messaggio pi forte al governo gialloverde. Non un mistero peraltro che lo stesso sindaco Sala abbia pochi interlocutori in questo momento a Palazzo Chigi, e che con il premier Giuseppe Conte non si sia ancora mai incontrato per parlare della citt.

Non ci sono rassicurazioni da Roma sulla metro Milano-Monza, ma solo due opzioni aperte: o partecipare al bando del ministero delle Infrastrutture, aperto ai tempi del governo Gentiloni (con Delrio ministro) fino al 31 dicembre 2018; o riuscire a far inserire una prima tranche di finanziamenti nella prossima legge Finanziaria. Il bando contiene un plafond da 3,5 miliardi e tutti gli enti locali italiani sono invitati a fare domanda, e poi vinca il migliore. Palazzo Marino quindi nel dubbio cerca qualche certezza in pi con la Finanziaria, ma in tal caso occorre una sponda politica tutta da costruire.

La “lobby” politica

Ci sono delle riflessioni aperte. La Lega interessata a portare a casa un’infrastruttura utile ad un territorio dove il suo elettorato ancora forte. A fare da “trait d’union” tra Milano e Roma Alessandro Morelli, che oltre a essere capo della Commissione Trasporti alla Camera dei deputati anche consigliere comunale a Milano. Sarebbe stato lui ad avere l’idea del consiglio comunale congiunto del 29 novembre. L’opera utile e importante, dicono dalla Lega, al contrario della riapertura dei Navigli. Per Morelli Milano pu tentare la via del bando per le citt per ottenere risorse finanziarie.

Anche per il Movimento 5 Stelle il prolungamento della metro sarebbe necessario anche dal punto di vista “ecologico”, visto che alleggerirebbe il traffico in una delle aree per cui l’Italia rischia di pagare due infrazioni europee per inquinamento (una per le quantit di pm10 e una per gli eccessi di ossidi di azoto). In questo momento l’uomo del “dialogo” tra Milano e Roma, tra i pentastellati, Stefano Buffagni, di origine milanese, che ha relazioni avviate con i vertici di Palazzo Marino.

I progetti a confronto

La nuova metro dovrebbe avere 11 fermate e incrociare la linea 1 milanese a Bettola, zona cruciale di interscambio locale, con un parcheggio da oltre mille posti e vicino alle strade Rho-Monza e Statale 36. A Monza le fermate previste sono 5, di cui una a Villa Reale, una al Municipio e infine all’ospedale. Quella tra Monza e Milano la settima area pi densamente abitata d’Italia e primo asse industriale italiano.

UNA DELLE AREE PI POPOLATE D’ITALIA

Lo studio di fattibilit dell’opera stato finanziato dal patto per Milano, con Renzi premier, con 16 milioni. Tra un anno potrebbe essere pronto il progetto preliminare e poi quello definitivo, redatto da Metropolitana milanese (partecipata del Comune di Milano), e poi nel 2020 quello definitivo. Secondo l’assessore ai Trasporti Marco Granelli la gara potrebbe gi partire nel 2020, i lavori iniziare nel 2021 e essere completati intorno al 2026. Da ricordare – precisa Granelli – che quello sar anche l’anno delle possibili Olimpiadi invernali a Milano, quindi questo collegamento potrebbe essere necessario.

Occorrono 900 milioni di finanziamenti statali e 350 di risorse degli enti locali, tra cui fondamentale il supporto della Regione Lombardia, che peraltro ha firmato l’accordo insieme a Milano, Monza, Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo.

Per quanto riguarda invece la riapertura dei Navigli, il costo stimato dell’opera completa sarebbe di 450 milioni, tra ipotetiche risorse pubbliche e private. stato preso un orizzonte temporale di 30 anni per la pianificazione finanziaria, di cui 4 per la realizzazione.

La riapertura completa del canale navigabile avrebbe un’estensione totale di 7,7 chilometri, ma per il momento la giunta Sala si limita a ipotizzare i primi 5 tratti nel centro della citt con itinerari turistici. In questo momento il progetto si interseca anche con un progetto pi ampio della Regione Lombardia di riapertura del canale oltre la citt. Doveva esserci un referendum a Milano, ma poi si preferito optare per il dibattito pubblico, che al momento ha portato a 90 osservazioni che verranno inserite in un documento pubblico entro fine anno. Ma al momento appare difficile fare tutto, e il progetto Navigli il pi “sacrificabile”.

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