La polizia sta indagando su due fronti, in relazione alla strage provocata dalla calca nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, in provincia di Ancona, nella quale sono morte sei persone e ne sono rimaste ferite decine venerdì sera. Da un lato, sta cercando di identificare chi abbia spruzzato lo spray urticante che molto probabilmente ha causato la ressa. Domenica mattina i giornali hanno scritto che la polizia avrebbe identificato un minore come responsabile, sulla base delle testimonianze, ma che non sarebbe ancora stato interrogato: non ci sono però conferme.
Dall’altro, stanno proseguendo le indagini sul rispetto delle norme di sicurezza nella discoteca. Per il concerto del rapper Sfera Ebbasta erano stati venduti circa 1.400 biglietti. La capienza totale del locale era di circa 870 persone, ma dalle prime ricostruzioni, come ha spiegato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte dopo un incontro alla Prefettura di Ancona, sembra che la sala in cui si è tenuto il concerto potesse contenere soltanto 469 persone.
Ieri sono circolati anche i nomi dei morti, cinque adolescenti e una donna adulta: tre ragazze e due ragazzi, di età comprese tra i 14 e i 16 anni, edEleonora Girolimini, di 39 anni, che aveva accompagnato la figlia undicenne al concerto. Tranne un ragazzo, provenivano tutti da Senigallia, perché nel locale era stata organizzata una festa – forse informale – per i ragazzi di cinque istituti superiori della città. I feriti totali sono circa 60, quelli in codice rosso sono attualmente 7, in prognosi riservata. SecondoRepubblica hanno subito lesioni da asfissia e sono in coma farmacologico.
Sui social network e su WhatsApp è circolata una foto che dice di mostrare l’uomo o il ragazzo incappucciato che avrebbe spruzzato lo spray urticante provocando la fuga disordinata dei clienti del locale. Non c’è nessuna prova che la persona nella fotografia sia effettivamente il responsabile. Secondo Repubblica, i testimoni hanno indicato alla polizia un ragazzo con un cappello nero, fornendo anche alcuni nomi sui quali si stanno concentrando le indagini. Sembra comunque sempre più sicuro che sia stato proprio uno spray urticante a provocare la calca: secondo i giornali, la polizia ha ritrovato una bomboletta nel locale.
Sarebbe l’ultimo – e il più grave – di una lunga serie di episodi simili negli ultimi due anni, avvenuti molto spesso a concerti di rapper popolari tra gli adolescenti. È un fenomeno che si conosce ancora poco, ma ci sono già state delle indagini tra cui quella che ha portato all’arresto della banda sospettata di aver innescato la ressa in piazza San Carlo a Torino, nel giugno del 2017. Molto spesso, gli spray vengono usati da piccoli gruppi di ladri che sfruttano la confusione per rubare gioielli o smartphone. Al riguardo, Conte ha detto: «dobbiamo capire se di questi strumenti possa essere fatto un uso improprio».
A provocare concretamente morti e feriti sembra essere stato il crollo del parapetto di una rampa che collegava un parcheggio fuori dal locale a una delle uscite di sicurezza, passando sopra un piccolo fosso. A quanto sembra dai video, le persone uscendo dal locale non sono defluite correttamente, provocando una concentrazione eccessiva di persone sulla rampa che ha sfondato i parapetti laterali. Molte persone sono quindi cadute, e sono state schiacciate. Non si sa però se tutte le persone uccise o coinvolte nella ressa si trovassero effettivamente in quel punto. In visita sul posto, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha confermato che le uscite di sicurezza erano funzionanti: inizialmente qualche testimone aveva raccontato di averle trovate sbarrate.
