• 27 Novembre 2024 9:43

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Cosa resta della Grande Inter, 56 anni dopo 

Lug 9, 2023

AGI – Il primo giugno del 1967 tramontava la Grande Inter di Helenio Herrera con la papera di Giuliano Sarti che la condannò alla sconfitta a Mantova, regalando lo scudetto alla Juve. Pochi giorni prima i nerazzurri erano stati battuti a Lisbona dal Celtic in finale di Coppa dei Campioni.

Cosa resta, 56 anni dopo, di quello squadrone capace di vincere tre scudetti, due Coppe dei Campioni e altrettante Intercontinentali tra il 1963 e il 1966? La filastrocca recitava Sarti; Burgnich, Facchetti; Bedin, Guarneri, Picchi; Jair; Mazzola, Milani (in alternativa Peiró o Domenghini), Suarez, Corso. Con la morte di Luisito Suarez sono otto i giocatori legati a quella leggendaria formazione che ci hanno lasciato.

Il primo ad andarsene era stato il capitano, Armando Picchi, deceduto il 27 maggio 1971, a soli 36 anni, per una terribile malattia. Nel 1997 l’addio al Mago, Helenio Herrera, e nel 2006 un tumore si era portato via Giacinto Facchetti, all’epoca presidente dell’Inter e amatissimo dai tifosi nerazzurri.

Nel 2014 se ne era andato il centravanti Aurelio Milani e nel 2017 il portiere Giuliano Sarti. Nel 2020 sono scomparsi il grande Mariolino Corso, il “piede sinistro di Dio”, e il ‘levriero’ Joaquin Peirò. Nel maggio 2021 è morto Tarcisio Burgnich, la roccia della difesa.

Degli altri quello che compare più spesso in pubblico è Sandro Mazzola, 80 anni compiuti a novembre, bandiera nerazzurra e figlio di Valentino, capitano del Grande Torino scomparso a Superga. Dopo le esperienze da dirigente all’Inter negli anni ’90 e poi al Torino, era stato una presenza fissa in Rai come commentatore e ora da Monza, dove risiede da mezzo secolo, rilascia spesso interviste e dichiarazioni sulla Beneamata.  

Ha 85 anni il cremonese Aristide Guarneri, “lo stopper gentiluomo”, che in una recente intervista ha affermato che “quell’Inter dovrebbe andare tutta, di diritto, nella ‘hall of fame’. Era ammirata e rispettata anche da quelli che non erano suoi tifosi”. Di sette anni più giovane è il mediano Gianfranco Bedin che con l’Inter vinse anche lo scudetto del 1971.

In attacco il brasiliano Jair da Costa, la Freccia nerazzurra ha appena compiuto 83 anni (è del 9 luglio 1940). Il 25 agosto ne compirà 82 il bergamasco Angelo Domenghini, l’attaccante dei record che chiuse la carriera facendo vincere all’Atalanta la sua unica Coppa Italia e al Cagliari il suo unico scudetto.

AGI – Il primo giugno del 1967 tramontava la Grande Inter di Helenio Herrera con la papera di Giuliano Sarti che la condannò alla sconfitta a Mantova, regalando lo scudetto alla Juve. Pochi giorni prima i nerazzurri erano stati battuti a Lisbona dal Celtic in finale di Coppa dei Campioni.
Cosa resta, 56 anni dopo, di quello squadrone capace di vincere tre scudetti, due Coppe dei Campioni e altrettante Intercontinentali tra il 1963 e il 1966? La filastrocca recitava Sarti; Burgnich, Facchetti; Bedin, Guarneri, Picchi; Jair; Mazzola, Milani (in alternativa Peiró o Domenghini), Suarez, Corso. Con la morte di Luisito Suarez sono otto i giocatori legati a quella leggendaria formazione che ci hanno lasciato.
Il primo ad andarsene era stato il capitano, Armando Picchi, deceduto il 27 maggio 1971, a soli 36 anni, per una terribile malattia. Nel 1997 l’addio al Mago, Helenio Herrera, e nel 2006 un tumore si era portato via Giacinto Facchetti, all’epoca presidente dell’Inter e amatissimo dai tifosi nerazzurri.
Nel 2014 se ne era andato il centravanti Aurelio Milani e nel 2017 il portiere Giuliano Sarti. Nel 2020 sono scomparsi il grande Mariolino Corso, il “piede sinistro di Dio”, e il ‘levriero’ Joaquin Peirò. Nel maggio 2021 è morto Tarcisio Burgnich, la roccia della difesa.
Degli altri quello che compare più spesso in pubblico è Sandro Mazzola, 80 anni compiuti a novembre, bandiera nerazzurra e figlio di Valentino, capitano del Grande Torino scomparso a Superga. Dopo le esperienze da dirigente all’Inter negli anni ’90 e poi al Torino, era stato una presenza fissa in Rai come commentatore e ora da Monza, dove risiede da mezzo secolo, rilascia spesso interviste e dichiarazioni sulla Beneamata.  
Ha 85 anni il cremonese Aristide Guarneri, “lo stopper gentiluomo”, che in una recente intervista ha affermato che “quell’Inter dovrebbe andare tutta, di diritto, nella ‘hall of fame’. Era ammirata e rispettata anche da quelli che non erano suoi tifosi”. Di sette anni più giovane è il mediano Gianfranco Bedin che con l’Inter vinse anche lo scudetto del 1971.
In attacco il brasiliano Jair da Costa, la Freccia nerazzurra ha appena compiuto 83 anni (è del 9 luglio 1940). Il 25 agosto ne compirà 82 il bergamasco Angelo Domenghini, l’attaccante dei record che chiuse la carriera facendo vincere all’Atalanta la sua unica Coppa Italia e al Cagliari il suo unico scudetto.

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